sabato 14 dicembre 2013

Ayoze Perez Gutierrez : 1993 - Spagna

Data di nascita:  23/07/1993. 
Luogo di nascita:  Santa Cruz de Tenerife  (Spagna). 
Squadra di appartenenza:  Tenerife. 
Ruolo:  Attaccante. 
Altezza:  179 cm. 
Piede:  Destro. 
 

In Seconda Divisione spagnola c’è un ragazzo che sta stupendo e che, essendo in scadenza di contratto a Giugno 2014, sarà sicuramente da tempo sui taccuini delle migliori squadre della Liga.
Ayoze Pérez era uno sconosciuto ventenne come tanti fino alla scorsa Estate. Oggi tiene a galla con i suoi gol un Tenerife che lotta per non tornare in Segunda B.
 
Il C.D. Tenerife è un club delle Isole Canarie che ha avuto il suo periodo di gloria negli Anni Novanta, quando passò dieci stagioni di fila in Primera División. In quel periodo raggiunse una storica Semifinale di Copa del Rey (stagione 1993/94, eliminando Valencia e Real Madrid e cadendo per mano del Celta Vigo), piazzandosi per due volte al 5º posto in Liga (1992/93 e 1995/96) e accedendo entrambe le volte alla Coppa UEFA, competizione in cui venne la prima volta eliminato dalla Juventus agli Ottavi di Finale (dopo aver battuto Auxerre ed Olympiakos) e nella seconda in Semifinale dallo Schalke 04 (dopo aver superato Maccabi Tel Aviv, Lazio, Feyenoord e Brondby). Erano i tempi di Valdano prima ed Heynkes poi al comando e dei due campionati negati al Real Madrid all’ultima giornata. Col nuovo millennio, è venuta un’epoca buia, culminata con due anni in Segunda B (la Serie C spagnola) e con tanti problemi economici.
Quest’anno il ritorno in Segunda A (Serie B), un inizio difficile a causa di difficoltà in fase realizzativa, prima che l’allenatore Cervera si decidesse a puntare deciso su Ayoze Pérez, un ragazzo della cantera (maglietta nº 26), che a suon di gol sta tenendo la squadra a metà classifica.

Ayoze è un canario doc, nato a Santa Cruz de Tenerife e cresciuto fin da bambino nelle giovanili del club. Lo scorso anno fu un punto fisso della squadra B (che gioca in quarta divisione) e fece anche il suo debutto tra i grandi, disputando sette spezzoni di gara nell’anno della rinascita della squadra della sua città.
La passata estate, complice l’infortunio estivo del bomber Aridane, il Tenerife aveva iniziato la stagione con soli due punti nelle prime sei giornate, di cui cinque passate senza riuscire a violare la porta rivale. Ayoze aveva esordito, da titolare, già alla prima giornata, in occasione della sconfitta ad Alcorcón, era poi entrato dalla panchina alla seconda, quarta e quinta giornata. Alla settima, allo stadio “Heliodoro Rodríguez López”, il Tenerife riceveva il Real Madrid Castilla ultimo in classifica a zero punti, uno scontro diretto da non sbagliare: era il 29 Settembre e finì 1-0 per i padroni di casa con rete decisiva di Ayoze.
Da allora, il giovane attaccante non è più uscito dai titolari. L’allenatore ha modellato la squadra intorno a lui, collocando il bomber della promozione Aridane come mezzapunta alle sue spalle, ed i risultati sono evidenti: in undici giornate, il Tenerife ha raccolto 21 punti, realizzando 16 gol ed incassandone solo 8. Di questi gol, 7 sono di Ayoze. Gli ultimi due, lo scorso 4 Dicembre nel derby canario contro l’UD Las Palmas, spazzato via con un netto 3-0. Oltre al Castilla ed ai cugini, il giovane canterano ha castigato anche Recreativo Huelva, Ponferradina, Deportivo Alavés ed Eibar.

Ayoze si sta mettendo in evidenza come un attaccante completo. La sua maggior qualità è la rapidità, che però combina con ottime doti atletiche (è alto quasi un metro e ottanta) ed una buonissima tecnica. Alcune sue giocate in velocità, alcuni suoi dribbling, alcune sue conclusioni a rete spettacolari ne hanno fatto la sensazione di questa prima parte di stagione in Segunda División. Senza voler fare una comparazione sul valore assoluto del ragazzo, ma solo sulle caratteristiche tecniche, direi  che ricorda molto Thierry Henry.
Il suo contratto, come si diceva in apertura, scade a fine stagione. Una grave mancanza da parte della dirigenza canaria. Un errore che, dopo tre mesi di gol, assist e prestazioni magistrali, non è stato ancora corretto. Il ragazzo resterebbe volentieri a Santa Cruz anche la prossima stagione, però a questo punto si aspetta che il prolungamento contrattuale sia accompagnato da un sostanzioso miglioramento salariale. Anche perché i pretendenti non gli mancano: l’Espanyol lo segue da oltre un anno, ma adesso si è fatto sotto anche il Real Madrid, che vorrebbe prenderlo fin da Gennaio per rinforzare la sua squadra B (quel Castilla contro cui Ayoze segnò il suo primo gol tra i professionisti a fine Settembre), ancora ultima in classifica. E nelle ultime settimane sono stati ad osservarlo anche Siviglia, Olympique Lyon, Schalke 04, Borussia Dortmund e Manchester City. Soprattutto l’interesse dei Citizens sembra essere reale, col DT spagnolo degli inglesi Soriano pronto a fare un’offerta difficile da rifiutare per le malmesse casse del Tenerife.
 

Mario Cipriano


Foto:   fonte  www.clubdeportivotenerife.es

venerdì 13 dicembre 2013

CONVOCAZIONI - Ultimi appuntamenti dell'anno per Under 21, Under 19 e Under 18

Fine 2013 molto intenso per le nazionali giovanile azzurre, infatti scenderanno in campo tra stage e amichevoli varie l'Under 21, l'Under 19, l'Under 18, la B Italia e l'Under 20 di Lega Pro. La selezione di Gigi di Biagio si radunerà domenica 15 dicembre ad Avellino e dopo due giorni affronterà alle 12:30 al "Partenio-Lombardi" nel capoluogo irpino la Rappresentativa della Serie B di Massimo Piscedda. Numerosi i volti nuovi nell'elenco diramato dal c.t. romano che convoca per la prima volta i difensori Murru, escluso in passato a causa del codice etico, Chiosa e De Col e gli attaccanti Bernardeschi, Beltrame e Marcello Trotta, quest'ultimo centravanti del Brentford di proprietà del Fulham, "scippato" al Napoli dal Manchester City nel 2008 all'età di sedici anni.
Stage a Coverciano (15-18 dicembre) invece per la Nazionale Under 19 di Alessandro Pane e anche qui tra i ventiquattro Azzurrini chiamati sono diversi gli esordi: tra i pali Maniero dell'Inter, in difesa prima volta per Ballarini del Verona, a centrocampo per Bellemo del Padova, Grassi dell'Atalanta, Pinato del Milan e Gerbaudo della Juventus, mentre in attacco spazio a Cerri del Parma, già capitano della Under 17 vicecampione europea, De Girolamo dello Sheffield Utd e Valotti del Brescia. Il raduno si concluderà con un triangolare mercoledì 18 insieme alla Rappresentativa Serie D e all'Under 20 di Lega Pro.
Altro stage di quattro giorni pure per la Nazionale Under 18 che si radunerà a Montesilvano in provincia di Pescara sempre domenica 15 e affronterà nel seguente ricco mercoledì azzurro in amichevole a Città San Angelo la Renato Curi Angolana, formazione militante nella Serie D. Come per le altre selezioni anche quella di Vanoli, alla prima apparizione dopo l'avventura mondiale negli Emirati Arabi, è un cantiere aperto che presenta moltissime novità. Prima convocazione per il portiere Gori del Brescia, per i difensori Luperto (Napoli), Gemignani (Empoli) e Zanon (Fiorentina), per i centrocampisti Pellegrini della Roma e Murgia della Lazio e per gli attaccanti Calabrese (Bologna), Fiore (Lazio) e Oneto (Sampdoria). 


L’elenco dei convocati del'Italia Under 21

Portieri: Bardi (Livorno), Leali (Spezia), Perin (Genoa)
Difensori: Antei (Sassuolo), Bianchetti (Verona), Ceccherini (Livorno), Chiosa (Bari), De Col (Virtus Lanciano), Murru (Cagliari), Rugani (Empoli), Sabelli (Bari), Zampano (Juve Stabia)
Centrocampisti: Baselli (Atalanta), Benassi (Livorno), Busellato (Cittadella), Crisetig (Crotone), Dezi (Crotone), Fossati (Bari), Molina (Modena), Verre (Palermo)
Attaccanti: Belotti (Palermo), Beltrame (Bari), Bernardeschi (Crotone), Fedato (Bari), Politano (Pescara), Trotta (Brentford)


L'elenco dei convocati dell'Italia Under 19

Portieri: Falcone (Sampdoria), Maniero (Inter), Scuffet (Udinese)
Difensori: Ballarini (Verona), Barreca (Torino), Ceccaroni (Spezia), Costa (Chievo Verona), Iotti (Milan), Romagnoli (Roma), Somma (Roma), Venuti (Fiorentina)
Centrocampisti: Capezzi (Fiorentina), Bellemo (Padova), Crecco (Lazio), Cristante (Milan), Gerbaudo (Juventus), Grassi (Atalanta), Piccinocchi (Milan), Pinato (Milan)
Attaccanti: Cerri (Parma), Ciurria (Spezia), De Girolamo (Sheffield United), Gliozzi (Sassuolo), Valotti (Brescia)


L'elenco dei convocati dell'Italia Under 18

Portieri: Ferrari (Milan), Gori (Brescia)
Difensori: Calabresi (Roma), Gemignani (Empoli), Luperto (Napoli), Pirrello (Palermo), Rizzola (Brescia), Sciacca (Inter), Zanon (Fiorentina)
Centrocampisti: Baldini (Inter), Calabria (Milan), Murgia (Lazio), Palazzi (Inter), Parigini (Juve Stabia), Pellegrini (Roma), Pugliese (Atalanta), Romano (Napoli)
Attaccanti: Calabrese (Bologna), Di Molfetta (Milan), Fiore (Lazio), Oneto (Sampdoria)



L'elenco dei convocati della Rappresentativa Serie B

Portieri:Marcone (Trapani), Gomis A. (Crotone)
Difensori: Benedetti (Padova), Di Lorenzo (Reggina), Fiamozzi (Varese), Ghiringhelli (Juve Stabia), Manfrin (Modena), Masi (Ternana)
Centrocampisti: Barberis (Varese ), Cataldi (Crotone), De Vitis (Carpi), Dall'Oglio (Reggina ), Finocchio (Trapani), Maltese (Latina), Minotti (Lanciano), Spinazzola ( Siena)
Attaccanti: Comi (Novara), Gatto (Lanciano), Verdi (Empoli)


L'elenco dei convocati dell'Italia Under 20 Lega Pro

Portieri: Anedda (Poggibonsi), Lagomarsini (Messina)
Difensori: Cecchini (Vrtus Entella), Ferrari (Rimini), Monticone (Lumezzane(, Mignanelli (Pro Patria), Panzeri (Unione Venezia), Silvestri (Messina)
Centrocampisti: D'Arino (Prato), Panizzi (Spal), Sandrini (Real Vicenza), Scaccabarozzi (Renate), Valagussa (Monza)
Attaccanti: Forte (Pisa), Gammone (Como), Moreo (Virtus Entella), Terrani (Monza), Zottino (Virtus Entella)




fonti: www.figc.it 
         www.legaserieb.it
         www.lega-pro.com



Jordan Veretout: 1993 - Francia

Probabilmente la novità più piacevole che Ligue 1 2013-14 ci ha riservato fino a questo momento è il neopromosso Nantes di Michel Der Zakarian che, partito tra lo scetticismo generale, ha saputo sorprendere tutti e veleggia attualmente al quarto posto solitario in classifica, sognando l'Europa: uno dei simboli dello straordinario inizio di campionato dei Jaune et Vert è indubbiamente Jordan Veretout, un ragazzo che è cresciuto con questa maglia addosso e che dunque più di ogni altro incarna la speranza dei tifosi di vedere il Nantes rivivere i fasti di un passato glorioso, in cui i Canarini vincevano e divertivano con una squadra composta dai frutti del proprio prolifico centro di formazione.

CARRIERA IN CLUB - Veretout è un puro prodotto della Loira Atlantica, giunto ormai all'undicesimo anno di militanza con i colori gialloverdi: nato l'1 marzo del 1993 a Belligné, un piccolo centro a pochi chilometri da Nantes, ha iniziato a giocare a sei anni nel club del proprio paese e lì è stato notato dagli osservatori dei Canarini quattro anni dopo, approdando così nel mitico centro di formazione della Jonelière. Regolarmente aggregato ai ragazzi più grandi durante gli anni delle giovanili, ha fin da subito solleticato la fantasia dei tifosi che vedevano in lui l'erede di Toulalan, l'ex nazionale francese cresciuto ed affermatosi proprio nel Nantes. Il suo esordio con i grandi è arrivato a diciotto anni e due mesi, con i pochi minuti giocati nel finale della gara di Ligue 2 persa contro il Sedan (13 maggio 2011), ma è nella stagione successiva che Veretout si è affermato realmente in prima squadra, facendo il suo debutto da titolare nel primo match ufficiale della stagione, la sfida di Coupe de la Ligue contro il Reims (1-0, 22 luglio 2011), e raccogliendo poi 35 presenze in Ligue 2, condite dal cospicuo bottino di 6 reti e 5 assist: il preludio di una stagione 2012-13 che l'ha visto contribuire da protagonista alla promozione del Nantes nella massima serie, con 31 presenze e 6 assist all'attivo. Il 10 agosto 2013 è stata la volta dell'esordio in Ligue 1, avvenuto alla Beaujoire contro il Bastia, un esordio che per la verità non si è rivelato particolarmente fortunato, essendosi concluso con un'espulsione per doppia ammonizione; fortunatamente però il talentuoso centrocampista ha saputo riprendersi subito e da allora ha messo insieme altre 14 presenze, di cui 13 da titolare, convincendo unanimemente gli osservatori. Veretout è legato al Nantes fino a giugno 2015 e, sollecitato da diversi club europei di prima fascia, ha fatto sapere in più occasioni di voler rispettare il suo contratto: il ragazzo è sinceramente attaccato al club in cui è cresciuto e le sue non sembrano dichiarazioni di facciata.

CARRIERA IN NAZIONALE - Il 2013 è stato sicuramente un anno da ricordare per Veretout, che oltre alla promozione del Nantes e al debutto in Ligue 1, ha festeggiato anche il titolo di campione del mondo Under 20, conquistato a luglio con la Francia: nella formazione di Mankowski il giovane Canarino era uno dei vertici del triangolo di centrocampo completato da Pogba e Kondogbia, e sul trofeo c'è anche la sua firma grazie al gol segnato all'Uzbekistan nei quarti ed al rigore trasformato contro l'Uruguay nella lotteria finale dal dischetto che ha deciso la competizione. Il prestigioso titolo è arrivato a coronamento di una brillante carriera nelle selezioni giovanili francesi, che l'aveva visto in precedenza vestire la maglia di U18 e U19 e partecipare da titolare all'Europeo U19 2012. Dopo il felice epilogo del Mondiale U20, l'avventura prosegue ora con la casacca dell'Under 21, nella quale le sue responsabilità sono aumentate visto che Pogba e Kondogbia sono ormai entrati nel giro della nazionale maggiore. Veretout e i suoi compagni, guidati in panchina da Willy Sagnol, sono chiamati a centrare finalmente una qualificazione all'Europeo di categoria che manca alla Francia dal 2006: l'inizio della campagna è stato incoraggiante, con i galletti che fino a questo momento hanno vinto cinque gare su cinque e sono in testa al proprio gruppo.

CARATTERISTICHE E PROSPETTIVE - Veretout è un centrocampista centrale dalle ottime doti tecniche che può occupare posizioni differenti del settore nevralgico del campo. Nato calcisticamente come centrocampista davanti alla difesa, ruolo in cui è stato lanciato in prima squadra dall'ex allenatore del Nantes Landry Chauvin, successivamente è stato impiegato dall'attuale tecnico Michel Der Zakarian prevalentemente da interno in un centrocampo a tre, perlomeno fino alla promozione dei Canarini in Ligue 1; adesso, nel più prudente 4-2-3-1 che Der Zakarian ha deciso di adottare nella massima serie, sembra aver trovato la sua collocazione ideale da centrocampista avanzato a ridosso dell'unica punta, una sorta di falso trequartista: fino a questo momento ha mostrato di sapersi adattare con efficacia alla nuova posizione, grazie alla sua abilità nel passaggio, alla capacità di destreggiarsi con rapidità negli spazi stretti e soprattutto ad una delle sue doti migliori, l'attitudine ad inserirsi con tempismo da dietro, a dettare il passaggio ai compagni e tentare pericolosamente la conclusione, sia col destro, il suo piede preferito, che con il sinistro, con il quale se la cava ugualmente bene; la sua interpretazione del ruolo è molto sobria e privilegia in genere le giocate semplici. Veretout non è un giocatore dotato di un fisico straordinario (1,76 per 76 kg), ma compensa ampiamente con un'intelligenza tattica fuori dal comune, con e senza palla, ed eccellenti resistenza fisica e generosità, che gli consentono di correre senza sosta per novanta minuti e di dare un contributo prezioso tanto in fase di copertura che in fase offensiva, con i suoi ripiegamenti, il suo pressing, le sue frequenti corse alla ricerca di un varco che mettono in apprensione le difese avversarie; la sua facilità di calcio lo rende inoltre uno specialista nei calci piazzati. Il ragazzo ha recentemente sostenuto di preferire il nuovo ruolo, ma non esclude a priori un ritorno al passato: va però sottolineato - benchè ci sia una corrente di pensiero che continua a vederlo come il nuovo Toulalan ed auspica una sua riconversione davanti alla difesa - che, se è vero che Veretout ha senz'altro la comprensione rapida del gioco, la capacità di dettare i tempi, il dinamismo che servono per giocare da centrocampista arretrato, è altrettanto vero che per ricoprire con la massima efficacia quella posizione in un contesto di alto livello sono svariati gli aspetti sotto i quali deve ancora fare progressi: per il momento ad esempio appare a disagio se costretto a seguire da vicino l'avversario diretto, inoltre ha la tendenza a commettere troppi falli, non è eccezionale nel gioco aereo e deve lavorare sulla precisione nei passaggi lunghi e soprattutto crescere sul piano della leadership e della personalità, forzando la tendenza naturale del suo carattere che lo porta a restare più volentieri nell'ombra; cosa forse ancora più importante, va considerato che un'eventuale riconversione potrebbe finire col rivelarsi penalizzante, impedendogli di esprimere liberamente il suo interessante potenziale offensivo. Semmai è al momento più facile ipotizzare che, in un sistema differente e in una squadra dal gioco più propositivo, Veretout - il cui modello di riferimento, lo ricordiamo, è il barcellonista Xavi - possa evolversi in un'ottima mezzala, ruolo che probabilmente appare il più congeniale ad esaltare le sue caratteristiche di centrocampista completo, capace di difendere e di proiettarsi rapidamente in avanti, di segnare e far segnare; quello che è certo è che naturalmente sarebbe importante che si stabilizzasse quanto prima in una posizione definitiva, per evitare che un'eccessiva confusione di ruoli possa nuocere alla sua evoluzione. È quindi forse ancora presto per dire se Veretout riuscirà a mantenere pienamente le promesse, ma la sua crescita negli ultimi anni è stata costante ed il talento è indubbio: i giocatori in grado di vedere e pensare prima degli altri ed in possesso delle qualità tecniche necessarie per approfittarne al meglio sono merce rara e preziosa, e così i tifosi del Nantes intanto se lo coccolano e sognano di aver trovato in lui l'erede dei grandi centrocampisti gialloverdi del passato e, chissà, magari di poter vedere di nuovo un Canarino vestire la maglia dei Bleus, per la prima volta dopo Landreau nel 2004.


- LA CARTA D'IDENTITÀ -
Nome: Jordan Veretout
Ruolo: Centrocampista
Data di nascita:  1 marzo 1993
Luogo di nascita: Belligné
Nazionalità: Francese
Altezza e peso: 1,76 m per 76 kg
Piede preferito: Destro
Club di appartenenza: FC Nantes (arrivo al club luglio 2003, scadenza contratto giugno 2015)
Club precedenti: AS Belligné (1999-2003)
Debutto professionistico: 13 maggio 2011 (Sedan-Nantes 3-1, Ligue 2)
Carriera in nazionale: Francia U18 (8 presenze, 2 reti), Francia U19 (12 presenze, 1 rete), Francia U20 (15 presenze, 2 reti), attualmente in Francia U21(6 presenze)
Palmarès: 1 FIFA U20 World Cup (luglio 2013)

[N.B.: Dati aggiornati a dicembre 2013]




Isabella Rubens, 13 dicembre 2013 - Foto: Beinsport.fr

giovedì 12 dicembre 2013

Gustav Engvall : 1996 - Svezia

Data di nascita: 29/04/1996
Luogo di nascita: Kalmar (Svezia)
Squadra di appartenenza: IFK Göteborg
Ruolo: Seconda punta, ala destra/sinistra, centravanti
Altezza: 184 cm
Piede: Destro

Gustav Engvall è uno dei migliori talenti prodotti dal calcio scandinavo degli ultimi anni (con Suljic, Ssewankambo e Sonko). Messosi in grande evidenza nel corso dell'europeo Under 17 in Slovacchia (dove la Svezia è stata eliminata in semifinale dalla Russia ai calci di rigore), ha disputato un torneo ancora migliore in occasione degli ultimi mondiali Under 17 negli Emirati Arabi, piazzandosi sul terzo gradino del podio.
Engvall è sempre stato un fiore all'occhiello del calcio svedese, non è casuale se a soli 15 anni è stato provato dal Liverpool, ma incredibilmente, nonostante il buon esito della prova, in seguito non è stato contrattualizzato. Ora, oltre alla formazione del Merseyside, sulle tracce dell'attaccante ci sono l'Arsenal e altri importanti club inglesi.
Con il Göteborg, suo club di appartenenza, ha racimolato 3 presenze nell'Allsvenskan, la massima serie svedese, esordendo il 13 luglio 2013 contro il Brommapojkarna e realizzando un assist nel terzo match contro il Syrianska, non poco per un ragazzo del 1996.
Gustav è una punta moderna che abbina perfettamente delle buone doti tecniche ad un fisico potente e molto ben strutturato. Questo talento di Kalmar è principalmente una seconda punta di sacrficio, in grado di aiutare la squadra anche in fase difensiva, in grado di far alzare il baricentro della squadra domando e difendendo palloni difficili smistandoli poi ai suoi compagni. Tecnicamente è molto abile, ha un ottimo dribbling, gran colpo di testa, discreto controllo di palla ed una buona velocità nonostante il fisico possente e longilineo, doti che gli permettono di avere anche una notevole lucidità davanti al portiere, nonostante la notevole mole di lavoro che svolge durante tutto l'arco dei 90 minuti.Tatticamente il suo ruolo preferito è quello di seconda punta o centravanti (soprattutto nelle partite che richiedono una grande fase difensiva e tanto sacrificio per le punte), anche se può svolgere senza grosse difficoltà il ruolo di ala sia a destra che a sinistra.
Dal punto di vista caratteriale non è il tipico nordico glaciale, Engvall ha le doti del leader carismatico, nell'Under 17 svedese era quello che nei momenti di difficoltà si "caricava la squadra sulle spalle", sempre pronto a difendere i compagni e non tirare mai indietro la gamba nei contrasti. La sua determinazione lo porterà sicuramente a calcare i campi più prestigiosi di tutta Europa e con ogni probabilità diventerà uno degli uomini simbolo del calcio svedese dei prossimi 15-20 anni.
Engvall dal punto di vista tecnico-tattico ricorda molto da vicino il primo André Schürrle, quello dei tempi di Leverkusen, non quello attuale agli ordini di Mourinho che lo ho indietreggiato nel suo scacchiere tattico.
(fonte foto: uefa.com)


Massimiliano Palma

UEFA Youth League: la sesta e ultima giornata della fase a gironi

E' partita la Champions dei Giovani: a corollario delle partite delle squadre che partecipano alla Champions League 2013/2014 si sfidano le rispettive formazioni Under 19 nella prima edizione della UEFA Youth League. Vi accompagneremo nella competizione analizzando ogni turno e vi parleremo di uno dei protagonisti della giornata.

I VERDETTI – Si chiude la fase a gironi della UEFA Youth League e si completa il quadro delle 16 squadre che accederanno agli ottavi della competizione.
Cominciamo dal bilancio delle italiane: 2 qualificate, Napoli e Milan, e una esclusa, la Juventus. Ai bianconeri non basta la netta vittoria per 5 a 0 sul Galatasaray, complice la sconfitta del Real Madrid contro il Copenhagen. I rimpianti della formazione bianconera andranno al pareggio casalingo dello scorso turno contro la squadra danese. Positivo invece il cammino del Milan, anche se quanto si è visto allo stadio “Ernesto Breda” lascia allibiti, visto che la formazione U-19 dell’Ajax non è voluta scendere in campo lamentando le condizioni del terreno, dopo che la gli arbitri avevano dato il loro ok alla giocabilità; sono possibili sanzioni per la squadra olandese e la vittoria a tavolino per il Milan. Lo scenario comunque non cambia, dato che il Milan era già qualificato secondo alle spalle del Barcellona. Ma il colpo grosso della giornata lo fa il Napoli, che batte 2 a 1 l’Arsenal e, complice la sconfitta del Borussia Dortmund a Marsiglia, agguanta una meritata qualificazione che fa felice il presidente De Laurentiis. Gennaro Tutino, attaccante partenopeo, è il nuovo capocannoniere del torneo.
Gli altri gironi. Nel girone A il Manchester United non va oltre lo 0 a 0 con lo Shakhtar e saluta la competizione. Nessuna sorpresa nel girone C, dove si qualificano il Benfica – una delle formazioni migliori viste finora – e il PSG, che ha faticato più del previsto. Nel girone D il Bayern Monaco saluta la competizione: era chiamato a vincere lo scontro diretto contro il Manchester City, ma i ragazzi di School non vanno oltre lo 0 a 0 e la rimonta iniziata alla terza giornata si interrompe, così come il loro cammino. Ringrazia il CSKA Mosca che vince il girone. Nel girone E il Chelsea chiude a punteggio pieno (unica squadra), davanti allo Schalke 04 che strapazza il Basilea grazie a una ottima prestazione del gioiellino Florian Pick. Più clamorosa invece l’eliminazione dello Zenit ad opera del Austria Vienna, per effetto della vittoria austriaca per 2 a 1. Un ottimo risultato per i ragazzi di Herbert Gager, vera sorpresa del torneo, che si qualificano insieme con l’Atletico Madrid, vittorioso per 3 a 2 sul Porto. Gioco facile per il Barcellona nel girone H del Milan, i catalani strapazzano 3 a 0 il Celtic e chiudono imbattuti la fase a gironi.

IL PROTAGONISTA – La sua squadra è stata eliminata dal torneo, ma lui ci ha provato fino all’ultimo e con una pregevole tripletta realizzata in meno di un quarto d’ora ha tenuto vive le speranze di qualificazione. Si tratta dell’attaccante franco marocchino della Juventus, Younes Bnou Marzouk, classe 1996. Centravanti brevilineo e capace di svariare su tutto il fronte d’attacco, il giocatore inizia a mettersi in mostra prima con le giovanili del Metz e poi, soprattutto, con l'Under 17 marocchina nell’ultimo mondiale di categoria, prima di essere ingaggiato dalla Juventus. Il ragazzo ha confermato le qualità in questa competizione e chiudendo con 4 reti e due assist, il migliore dei suoi.
Ci teniamo a sottolineare due altri giovani calciatori che hanno mostrato qualità importanti in questo ultimo turno. Il primo è Florian Pick dello Schalke 04, attaccante classe 95, che si è distinto come uno dei giovani più interessanti della compagine di Geltsenkirchen. L’altro è Svyatoslav Georgievski del CSKA Mosca, ala sinistra classe 95 che il tecnico Grishin ha spostato come terminale offensivo della sua squadra, e il giovane Svyatoslav lo ha ripagato con 5 gol, trascinando il CSKA agli ottavi di finale.

Sorteggi degli accoppiamenti il 16 dicembre a Nyon. Ricordiamo che ottavi, quarti e semifinale si giocano a gara unica con eliminazione diretta.

(foto da Juventus.com)

11 dicembre 2013
FK Austria Wien               2-1         FC Zenit              
Atlético de Madrid            3-2         FC Porto             
FC Schalke 04                  5-1         FC Basel 1893   
Olympique Marseille         4-1         Borussia Dortmund        
SSC Napoli                       2-1         Arsenal FC          
AC Milan                            -           AFC Ajax              Partita annullata
Olympiacos FC                 0-0         RSC Anderlecht 
10 dicembre 2013
FC Viktoria Plzeň              0-2         PFC CSKA Moskva           
FC Bayern München         0-0         Manchester City FC        
Galatasaray AŞ                0-5         Juventus             
Real Sociedad                  0-1         Bayer 04 Leverkusen      
FC København                  3-2         Real Madrid CF 
SL Benfica                        1-1         Paris Saint-Germain        
FC Barcelona                    3-0         Celtic FC             
Chelsea FC                       5-0         FC Steaua Bucureşti     
09 dicembre 2013

Manchester United FC      1-1         FC Shakhtar Donetsk

CONVOCAZIONI - Amichevole contro Malta per l'Italia U17 di Zoratto

FotoUltimo appuntamento dell'anno anche per la Nazionale Under 17 di Daniele Zoratto che disputerà un'amichevole contro i pari età di Malta mercoledì 18 dicembre a Torre del Grifo in provincia di Catania. Un' annata molto positiva quella della Under 17: il vecchio corso ha centrato uno storico secondo posto agli Europei in Slovacchia (sconfitta ai rigori con la Russia in finale) e partecipato di conseguenza al Mondiale negli Emirati Arabi (fuori agli ottavi contro il Messico), mentre il nuovo corso, dopo aver ben figurato nei tornei amichevoli estivi, ha conquistato in bello stile l'accesso alla Fase Elite del Campionato Europeo  del 2014, in programma dal 26 al 31 marzo prossimo e dove affronterà nel Gruppo 4 Inghilterra, Rep. Ceca e Albania. Per la sfida a Malta, Paese che ospiterà proprio la Fase Finale dell'Europeo nel maggio 2014, il c.t. Zoratto ha convocato diciannove Azzurrini che si raduneranno domenica 15 a Torre del Grifo. Tre i volti nuovi in rosa, il napoletano Bifulco e gli empolesi Cassata e Picchi, invece fa il gradito ritorno in maglia azzurra a distanza di mesi Federico Bonazzoli dell'Inter.


L’elenco dei convocati:

Portieri: Audero (Juventus), Meret (Udinese);
Difensori: Caronte (Torino), Coppolaro (Reggina), De Santis (Milan), Della Giovanna (Inter), Dimarco (Inter), Giuliano (Palermo), Vitturini (Pescara);
Centrocampisti: Bifulco (Napoli), Cassata (Empoli), D’Orazio (Torino), Locatelli (Milan), Minelli (Fiorentina), Picchi (Empoli), Romagna (Juventus);
Attaccanti: Bonazzoli (Inter), Panico (Genoa), Vido (Milan).



fonte:www.figc.it

TABELLINO - Torneo Giovanile di Natale 2013

Anche quest'anno si è concluso a Coverciano il Torneo Giovanile di Natale, consueta manifestazione riservata agli Under 15. Gli ottantotto convocati da Antonio Rocca sono stati suddivisi in quattro squadre da ventidue che poi si sono affrontate durante la tre giorni: Squadra A sotto la guida di Tedino, la Squadra B a Zoratto, la Squadra C agli ordini di Piscedda e la Squadra D affidata al selezionatore della Under 15 Antonio Rocca. A spuntarla alla fine è stata proprio quest'ultima selezione, capace di battere le altre tre e di concludere il torneo a punteggio pieno con nove punti, otto gol fatti ed uno solo subito.
Ad inaugurare la kermesse venerdì 6 è stata la sfida tra la Squadra A e la Squadra B. Netta l'affermazione del team di Zoratto che già dopo circa mezz'ora conduceva per 3-0 grazie al rigore trasformato da Ferri (Nocerina) e alla doppietta dell'esterno dell'Empoli Laurenti e legittimava l'ampio scarto con la traversa centrata da Maffei (Bari). Nella ripresa il copione non cambiava e la squadra B calava il poker con un altro penalty conquistato e realizzato da Carnicelli (Ternana). L'altra gara della prima giornata vedeva opposte la Squadra C e la Squadra D ed anche qui si è verificato un risultato ineccepibile. 3-0 secco per la formazione di Antonio Rocca maturato nell'arco dei primi ventisette minuti: andavano a segno gli atalantini Bastoni (6') e Capone (27'), in mezzo la rete dell'attaccante dell'Inter Russo.
Nella giornata di sabato pronto riscatto della Squadra A che dopo la pesante sconfitta patita 24 ore prima superava di misura la Squadra C. A decidere un match molto equilibrato è stato un calcio di rigore segnato dal cesenate Felli al 53'. Nella seconda gara altro successo della Squadra D, questa volta ai danni della Squadra B. Gara avvincente e ricca di emozioni con i ragazzi di Rocca avanti dopo un solo giro di lancette grazie alla rete del centrocampista dell'Atalanta Melegoni, la selezione di Zoratto reagiva e colpiva la traversa con Mosca al quarto d'ora e un palo con Lischi nella ripresa, prima di subire il gol del 2-0 da parte del difensore della Reggina Alfano. Solo per la cronaca vale il 2-1 che accorcia le distanze allo scadere della punta del Bari Maffei.
Nell'ultimo giorno di gare affermazione 2-1 della Squadra B sulla Squadra C di Piscedda che chiude così il torneo con tre sconfitte in tre partite. Al 10' Gabriele Mosca del Lecce portava in vantaggio la B, poi ad una manciata di minuti dalla fine pareggio di Andreoli del Cesena (56'), che durava solo fino al 59' in virtù della punizione di Imbrenda insaccatasi alle spalle di Satalino. L'epilogo della manifestazione vedeva il rotondo successo della Squadra D sulla Squadra A, che permetteva alla selezione guidata da Antonio Rocca di aggiudicarsi la vittoria finale del torneo: il 3-0 è frutto della doppietta dell'attaccante della Roma Gianluigi Scamacca (9' e 28') e della rete nella ripresa al 45' dello juventino Mastropietro.




TORNEO DI NATALE 2013

1a GIORNATA
Squadra A - Squadra B 0-4
Squadra C - Squadra D 0-3

2a GIORNATA
Squadra A - Squadra C 1-0
Squadra B - Squadra D 1-2

3a GIORNATA
Squadra B - Squadra C 2-1
Squadra A - Squadra D 0-3



CLASSIFICA
1° - Squadra D - 9 punti 
2° - Squadra B - 6 punti 
3° - Squadra A - 3 punti 
4° - Squadra C - 0 punti 



TABELLINI


1a GIORNATA


Venerdì 6 Dicembre 2013 - Centro Tecnico Federale di Coverciano


Squadra A - Squadra B 0-4 (18' Ferri su calcio di rigore, 20'e 27' Laurenti,39' Carnicelli su calcio di rigore)

SQUADRA A (4-2-3-1) : Marricchi (31' Lerario); Spiezio (31' Maretti), Alari (31' Silvestri), Albanese (31' Manfredi), Trevisani (31' Riccio (C)); Meret (31' Cozzari), Camilleri (31' Felli); Mallamo (C) (31' Brignola), Vatteroni (31' Calderaro), Pinamonti (31' Tuttisanti); Signoriello (31' Camba). All.: Tedino

SQUADRA B (4-4-2) : Festa (31' Coppola); Ghelardoni (31' Mastino), Lischi (31' Ragone), Sportelli (31' Macagnone), Tripaldelli (31' Di Jenno); Laurenti (31' Passeri), Torrasi (C) (31' Frattesi), Marchetti (31' D'Angelo), Ferri (31' Giglio); Maffei (31' Mosca), Imbrenda (31' Carnicelli (C)). All.: Zoratto.




Squadra C - Squadra D 0-3 (6' Bastoni, 23' Russo, 27' Capone)

SQUADRA C (4-2-3-1) : Satalino (31' Loria); Giuseppini (31' Oliana), Palmese (31' Denti), Pellegrini (31' Buongiorno), Indelicato (31' Spinelli); Odasso (C) (31' Di Paola), Di Lascio (31' Berni (C)); De Nuzzo (31' Acquafresca), Ambro (31' Toccafondi), Graziano (31' Andreoli); Brasile (31' Cheli). All.: Piscedda.

SQUADRA D (4-2-3-1) : Donnarumma (31' Dani); Franzini (31' Vezzoni), Bianchi (31' Lazzaroni), Bastoni (C) (31' Alfano), Celia (31' Sparandeo); Melegoni (31' Marcucci), Scapin (31' Militari (C)); Mastropietro (31' Antonucci), Russo (31' Penna), Capone (31' Meadows); Scamacca (31' Salucci). All.: Rocca.



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2a GIORNATA


Sabato 7 Dicembre 2013 - Centro Tecnico Federale di Coverciano 



Squadra A - Squadra C 1-0 (53' Felli su calcio di rigore)

SQUADRA A (4-2-3-1) : Lerario (31' Marricchi); Spiezio (31' Maretti), Manfredi (31' Silvestri), Riccio (C) (31' Albanese), Trevisani (31' Alari); Camilleri (31' Felli (C)), Cozzari (31' Meret); Mallamo (31' Brignola), Pinamonti (31' Calderaro), Tuttisanti (31' Vatteroni); Camba (31' Signoriello). All.: Tedino.

SQUADRA C (4-2-3-1) : Loria (31' Satalino); Denti (31' Giuseppini), Oliana (31' Palmese), Pellegrini (31' Buongiorno (C)), Spinelli (31' Indelicato); Odasso (C) (31' Di Lascio), Berni (31' Acquafresca); De Nuzzo (31' Di Paola), Toccafondi (31' Graziano), Andreoli (31' Ambro); Cheli (31' Brasile). All.: Piscedda.




Squadra B - Squadra D 1-2 (1' Melegoni, 49' Alfano, 59' Maffei)

SQUADRA B (4-2-3-1) : Festa (31' Coppola); Ghelardoni (31' Mastino), Macagnone (31' Ragone), Sportelli (31' Lischi), Tripaldelli (31' Di Jenno); Laurenti (31' D'Angelo), Torrasi (C) (31' Frattesi (C)), Ferri (31' Marchetti), Passeri (31' Giglio); Carnicelli (31' Maffei), Mosca (31' Imbrenda). All.: Zoratto.

SQUADRA D (4-4-2) : Donnarumma (31' Dani); Franzini (31' Vezzoni), Bianchi (31' Lazzarini), Bastoni (C) (31' Alfano), Celia (31' Sparandeo); Scapin (31' Militari (C)), Melegoni (31' Marcucci); Mastropietro (31' Meadows), Russo (31' Penna), Capone (31' Antonucci); Scamacca (31' Salucci). All.: Rocca.



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3a GIORNATA


Domenica 8 Dicembre 2013 - Centro Tecnico Federale di Coverciano 



Squadra B - Squadra C 2-1 (10' Mosca, 56' Andreoli, 59' Imbrenda)

SQUADRA B (4-4-2) : Coppola (31' Festa); Mastino (31' Ghelardoni), Lischi (31' Ragone), Sportelli (31' Macagnone), Tripaldelli (31' Di Jenno); Passeri (31' Laurenti), Torrasi (C) (31' Frattesi), D'Angelo (31' Marchetti), Ferri (31' Giglio); Mosca (31' Imbrenda (C)), Carnicelli (31' Maffei). All.: Zoratto.

SQUADRA C (4-2-3-1) : Loria (31' Satalino); Oliana (31' Indelicato), Buongiorno (31' Denti), Pellegrini (C)*, Spinelli (31' Palmese); Di Paola (31' Odasso), Berni (31' Di Lascio); Ambro (31' Andreoli), Toccafondi (C) (31' Graziano), De Nuzzo (36' Acquafresca); Cheli (31' Brasile). A disp.: Giuseppini. All.: Piscedda.




Squadra A - Squadra D 0-3 (9'e 28' Scamacca, 45' Mastropietro)

SQUADRA A (4-2-3-1) : Marricchi (31' Lerario); Maretti (31' Spiezio), Alari (31' Silvestri), Riccio (C) (31' Manfredi), Trevisani (31' Alari); Felli (31' Cozzari (C)), Meret (31' Camilleri); Mallamo (31' Brignola), Pinamonti (31' Vatteroni), Tuttisanti (31' Calderaro); Signoriello (31' Camba). All.: Tedino.

SQUADRA D (4-2-3-1) : Donnarumma (31' Dani); Franzini (31' Vezzoni), Bastoni (C) (31' Lazzarini), Bianchi (31' Alfano), Celia (31' Sparandeo); Militari (31' Marcucci (C)), Melegoni (31' Scapin); Antonucci (31' Mastropietro), Russo (31' Penna), Capone (31' Meadows); Scamacca (31' Salucci). All.: Rocca.




fonte:www.tuttonazionali.com








mercoledì 11 dicembre 2013

Bundesliga 15a giornata: il Bayer non molla il secondo posto, Kruse regala al Gladbach l'ottava vittoria in casa, chi fermerà il Bayern?

Quindicesimo turno di Bundes nel segno ancora una volta del Bayern Monaco, imbattuto da oltre un anno e in versione schiacciasassi al Weser Stadion dove rifila sette reti agli uomini di Robin Dutt, trascinato da un Frank Ribery praticamente imprendibile; i bavaresi allungano così sulla rivale diretta, il Borussia Dortmund, fermato in casa da un ottimo Bayer Leverkusen. che rischia pochissimo, domina il primo tempo ottenendo il vantaggio grazie a Son (che quando vede giallonero diventa una furia), e rischia soltanto negli ultimi dieci minuti a causa dell'inferiorità numerica dovuta al terribile fallo da espulsione di Spahic su Lewandowski.
Il Bayer stacca ora di 6 punti il Dortmund, che viene raggiunto in graduatoria da un'eccezionale Borussia Moenchengladbach, all'ottava vittoria in casa su otto match stavolta in un importantissimo scontro diretto con lo Schalke04: gara che inizia in salita con il vantaggio ospite firmato Farfan, ma il Gladbach di quest'anno sembra indiavolato come quello che conquistò i preliminari di Champions due anni fa e prima trova il pareggio con l'ex di turno Raffael (in condizione strepitosa), quindi passa a condurre la gara allo scadere della prima frazione grazie a un rigore assegnato per fallo di Howedes (che nell'occasione lascia in dieci i suoi) e trasformato da Kruse.
Per quanto riguarda gli altri posti che garantirebbero l'Europa continua a macinare punti il Wolfsburg, che archivia la pratica sul campo del Friburgo dopo soli 10 minuti grazie ad Arnold e Olic, e ritrova i tre punti anche l'Hertha Berlino, corsaro sul campo del Braunschweig con gol del solito Adrian Ramos (quota 8 in stagione) e di Cigerci.
Nel delicatissimo anticipo del venerdi' il Norimberga rimane ancora a secco di vittorie pur avendo condotto la gara per gran parte dei novanta minuti grazie all'immediato vantaggio firmato Nilsson, viene infatti rimontato a quindici minuti del termine dal Mainz che va a segno con Okazaki; le ultime tre gare del sabato pomeriggio vedono invece le affermazioni esterne di Augsburg, in casa dell'Amburgo con gol partita del ritrovato Bobadilla (che rientrava da titolare dopo un infortunio al ginocchio e un'estate parecchio tribolata), e Hoffenheim, rete decisiva di Firmino per l'1-2 finale   dopo un primo tempo chiusosi a reti bianche, e il successo interno dello Stoccarda, che supera in un match pieno di capovolgimenti l'Hannover con il nono gol stagionale di Ibisevic e il ritorno nel tabellino dei marcatori di Konstantin Rausch che beffa proprio la squadra con cui ha militato nelle ultime sei stagioni prima di essere liberato a parametro zero.
Prossima settimana andrà in scena il penultimo turno prima della sosta natalizia, Borussia Moenchengladbach chiamato a continuare la sua striscia positiva contro il Mainz di Tuchel, Bayern e Bayer ospitano in casa Amburgo e Eintracht, il Borussia invece andrà a giocare alla Rhein Neckar Arena di Sishneim in una partita tutt'altro che semplice che ha visto uscire gli uomini di Klopp sconfitti in due delle ultime tre apparizioni.

FONTE FOTO:  http://www.borussia.de

Bundesliga 15° turno

Norimberga-Mainz 1-1 (5' Nilsson (N), 75' Okazaki (M))
Amburgo-Augsburg 0-1 (18' Bobadilla)
Werder Brema-Bayern Monaco 0-7 (20' Aut. Lukimya, 28' Van Buyten, 38', 83' Ribery, 59' Mandzukic, 68' Muller, 90' Gotze)
Eintracht Francoforte-Hoffenheim 1-2 (46' Schipplock (H), 48' Joselu (E), 51' Firmino (H))
Borussia Monchengladbach-Schalke 04 2-1 (16' Rig. Farfan (S), 24' Raffael (B), 45' Rig. Kruse (B))
Stoccarda-Hannover 4-2 (13' Harnik (S), 28' Sobiech (H), 31' Sane (H), 32' Ibisevic (S), 51' Traore (S), 83' Rausch (S))
Borussia Dortmund-Bayer Leverkusen 0-1 (19' Son)
Friburgo-Wolfsburg 0-3 (8' Arnold, 11' Olic, 90' Schafer)
Eintracht Braunschweig-Hertha Berlino 0-2 (20' Ramos, 80' Cigerci)

La classifica: Bayern Monaco 41, Bayer Leverkusen 37, Borussia Dortmund, Borussia Monchengladbach 31, Wolfsburg 26, Schalke 04 24, Hertha Berlino 22, Mainz, Augsburg 20, Stoccarda 19, Hannover, Hoffenheim 17, Amburgo, Werder Brema 16, Eintracht Francoforte, Friburgo 11, Norimberga 9, Eintracht Braunschweig 8.

ESCLUSIVA - INTERVISTA A MARTINSSON (PRESIDENTE MJALLBY) : "I NOSTRI TALENTI SONO TRA I MIGLIORI IN SVEZIA"

Generazione di Talenti intervista Jorgen Martinsson Presidente del Mjallby AIF, club svedese sempre molto attento allo scouting e valorizzazione dei giovani talenti.

Mr. Martinsson, sui media italiani è stata riportata la notizia che Alessandro Soli è vicino ad essere nominato capo osservatori del Mjällby. Puoi dirci di più a proposito e come è iniziato questa collaborazione? 

Sono entrato in contatto con Alessandro Soli attraverso i miei contatti in Europa. Stiamo intensificando i nostri contatti di giorno in giorno, al momento non è nulla definito, ma presto potrebbero esserci novità a riguardo. La cosa certa è che Alessandro entrerebbe a far parte di uno staff già strutturato, di ottimo livello,fornendoci il suo prezioso aiuto. 

Sappiamo che il Mjällby è un club famoso in Svezia per lo sviluppo dei giovani calciatori. Ci può illustrate nel particolare la visione del vostro club e gli obiettivi a lungo termine? 

Siamo il più piccolo club in Europa a miliare nella massima divisione del proprio paese,se si contano il numero di abitanti. La prossima stagione giocheremo il quinto anno consecutivo in Allsvenskan, il campionato di serie A in Svezia. Ci reputiamo molto bravi a trovare talenti nella nostra zona e svilupparli per ulteriori avventure nel mondo del calcio. Il nostro obiettivo è entrare nei top 5 in Svezia e giocare le competizioni europee. Con riferimento ai giocatori delle nostre ultime cinque rose,tutti giocano nella lega superiore della Svezia e i nostri talenti si collocano nella top ten in Svezia. Abbiamo investito molto in istruttori altamente qualificati per il settore giovanile negli ultimi dieci anni. Negli ultimi anni, abbiamo avuto 20 giocatori selezionati per le varie nazionali giovanili.

Secondo Lei, quali giocatori del Mjällby vedremo presto in un altro campionato?

Il nostro centrocampista, Andreas Blomqvist, 21 anni, ha giocato per la nazionale under 21 in questo autunno e riteniamo abbia qualitá per fare bene anche in campionati maggiori. Abbiamo anche un portiere, Hampus Strömgren, 17 anni e alto 200,5 cm, che sta crescendo molto e dimostra un ottimo potenziale. Abbiamo anche altri giovani di talento. 

Noi pensiamo che la qualità in Allsvenskan stia migliorando di anno in anno. Per favore, puó dirci la sua opinione sul campionato e sul calcio svedese in generale? 

La sfida principale nel calcio svedese sarà quello di creare opportunità economiche in modo che si possano trattenere i giovani talenti per altri anni nel campionato svedese. In Svezia sia gli allenatori che i giocatori sono molto ben istruiti, ben organizzati e disposti a lavorare sodo con un atteggiamento propositivo. Un giocatore svedese ha generalmente un buon carattere e crea pochi problemi per il club, dentro e fuori dal campo. (fonte foto svt.se)

martedì 10 dicembre 2013

Premier League: Deulofeu stoppa l'Arsenal, per Moyes è crisi nera


Le speranze di fuga dell'Arsenal si infrangono ai minuti ottantaquattro e novantatre della sfida contro l'Everton di Robert Martinez. Nella prima occasione, il gran gol del giovane Deulofeu pareggia dopo soli quattro minuti la rete di Mesut Ozil, che aveva portato avanti l'Arsenal. Nella seconda circostanza la clamorosa traversa di Olivier Giroud manda i titoli di coda su una partita che è stata spettacolare nel finale e intensa per novanta minuti.
Complice la sconfitta del Chelsea e il pareggio del Manchester City, per i Gunners poteva essere una buona occasione per allungare in vetta alla classifica, anche se va detto che l'Everton sia ormai non più una sorpresa ma una realtà.
Delle squadre di vertice vince solo il Liverpool, 4-1 casalingo al West Ham. Partita ricca di autoreti, l'unico gol "pulito" lo segna, manco a dirlo, Suarez, il quattordicesimo in dieci presenze, numeri da marziano.
Il Chelsea perde in casa dello Stoke City per 3-2. Non basta a Josè Mourinho la doppietta di Schurrle, lo Stoke passa al 90' grazie a una perla di Assaidi. Stupisce il negativo, per quanto riguarda il Chelsea, il numero di gol subiti. Sono già 17 le reti al passivo per i Blues, nel 2004/2005, anno del primo trionfo inglese dello "Special One" furono 15 in tutto il campionato. Chelsea che comunque resta in piena corsa per il titolo. 
Continua il mal da trasferta per il Manchester City, che in casa del Southampton non va oltre l'1-1, vantaggio di Aguero e pareggio spettacolare con Osvaldo. 
Successo importante per il Tottenham di Villas Boas, 2-1 in casa del Sunderland fanalino di coda. Gli Spurs vanno sotto 1-0, poi trovano la vittoria con Paulinho e l'autogol di O'Shea. I problemi per Villas Boas sono ben lungi dall'essere definitivamente risolti. 
Se la passa decisamente peggio il Manchester United, seconda sconfitta definitiva in casa senza segnare, questa volta a Old Trafford passa il Newcastle di Alan Pardew, che festeggia al meglio il titolo di "manager of the month". Decisiva la rete di Cabaye. Moyes inizia a essere sulla graticola. I risultati non arrivano, e i mugugni aumentano.
In coda inizia a sortire i suoi effetti la cura Tony Pulis per il Crystal Palace. Seconda vittoria di fila, senza subire gol, contro una diretta concorrente, il Cardiff.
Successo esterno per il Norwich contro il Wba per 2-0, stesso punteggio con cui il Fulham batte in casa l'Aston Villa. Nel Monday Night 1-1 tra Swansea e Hull City.

CLASSIFICA: Arsenal 35 punti, Liverpool 30, Chelsea 30, Manchester City 29, Everton 28, Tottenham 27, Newcastle 26, Southampton 23, Manchester United 22, Aston Villa 19, Swansea 19, Hull City 18, Stoke 17, Norwich 17, West Brom 15, Cardiff 14, West Ham 13, Crystal Palace 13, Fulham 10, Sunderland 8.

Alessandro Paparella

lunedì 9 dicembre 2013

Spazio Serie A - 15^ giornata: settima sinfonia della Juventus, ma Destro rilancia la Roma. Pari e rimpianti per Napoli e Inter. Tornano al successo Verona, Samp e Cagliari

Comanda sempre la Juventus. Anche nel quindicesimo turno i bianconeri si confermano in vetta alla classifica centrando il settimo successo consecutivo in Serie A nell'anticipo del venerdì sul campo del Bologna. Un 2-0 quello della Juventus arrivato nonostante l'assenza in mezzo al campo di Andrea Pirlo e firmato con una rete per tempo dal solito Arturo Vidal nella prima frazione e da Giorgio Chiellini in pieno recupero, con Conte che ha ruotato diversi uomini nell'undici titolare in vista della decisiva sfida di Champions di martedì con il Galatasaray di Roberto Mancini. Dietro i campioni in carica tiene il passo e torna al successo la Roma che all'Olimpico ha superato nel lunch-match la Fiorentina per 2-1, in una gara vibrante e ricca di emozioni. Giallorossi subito avanti con la prima rete in maglia capitolina di Maicon, poi Neto nega il raddoppio a De Rossi e soci in un paio di circostanze. La Fiorenina così esce fuori dal guscio e trova il pareggio con il ritrovato Vargas (quarto centro in stagione), ben assistito da una bella discesa sulla destra di Tomovic. Nella ripresa la Roma sfiora il goal prima con Strootman, Maicon e Ljajic, ma poi trova il punto vittoria con il ritorno alla rete del giovane Mattia Destro dopo dieci mesi di calvario, scatenando tutta la sua gioia in un'esultanza sfrenata. Dietro la coppia di testa continuano a frenare Napoli e Inter, che (in attesa dello scontro diretto del prossimo turno) steccano entrambe e pareggiano in casa per 3-3 rispettivamente con Udinese e Parma. I partenopei hanno praticamente buttato al vento la vittoria visto il doppio vantaggio maturato grazie alla doppietta di Goran Pandev. L'Udinese (priva del duo Di Natale-Muriel) ha poi prima accorciato con un autorete di Fernandez e in seguito pareggiato col giovane Bruno Fernandes alla prima rete in A. Il Napoli, però, è ripassato avanti con Dzemaili sfruttando una travolgente azione di un ispirato Gonzalo Higuain. Ma i friulani hanno poi trovato il tre pari con Basta sugli sviluppi di un corner. L'Inter, invece, coglie il suo terzo pareggio consecutivo impattando contro il Parma, nella serata del ritorno a San Siro di Antonio Cassano contro il suo ex amico Walter Mazzarri. Protagonisti della gara, però, sono stati Rodrigo Palacio e Nicola Sansone, autori di una doppietta a testa. Le altre reti portano la firma di Parolo per i gialloblu (momentaneo 1-2 su grave errore di Handanovic) e Guarin (momentaneo 3-2 per i neroazzurri). Torna al successo il Verona di Mandorlini che al Bentegodi batte per 2-1 in rimonta l'Atalanta. Ospiti avanti nel primo tempo con un gran goal di German Denis, ma nella ripresa gli scaligeri dominano e ribaltano la gara nel finale con Juanito Gomez ed un rigore di Jorginho. Tre punti anche per l'altra squadra di Verona, con il Chievo (rigenerato dalla cura Corini) che centra il suo terzo successo consecutivo vincendo per 1-0 sul campo del Sassuolo grazie alla rete siglata nel secondo tempo da Cyril Thereau. Continua, invece, il momento negativo della Lazio che cade anche a Torino contro i granata per 1-0. Decisiva la rete segnata dal polacco Glik nella prima frazione, con i capitolini incapaci di reagire e con un Petkovic sempre più contestato dalla piazza ed in bilico. In coda prima affermazione per la nuova Sampdoria di Sinisa Mihajlovic che a Marassi liquida con un secco 2-0 il Catania. Reti segnate tutte nella ripresa da Eder di testa su cross di De Silvestri e da uno straordinario sinistro nel sette di Manolo Gabbiadini. Buon punto, invece, colto dal Livorno in casa contro il Milan. Rossoneri avanti con Mario Balotelli dopo pochi minuti, raggiunti e superati prima dall'ex neroazzurro Luca Siligardi e poi da Paulinho. Ma nel finale è ancora Balotelli con una potente punizione a fissare il punteggio sul 2-2. Torna al successo, infine, il Cagliari di Lopez che al Sant'Elia supera in rimonta il Genoa di Gasperini per 2-1. Liguri avanti nel primo tempo con la 166^ rete in Serie A firmata dal solito immenso Alberto Gilardino con un bel tiro di esterno. Il Genoa, però, in chiusura di tempo resta in dieci per la strana espulsione di Manfredini e così nella ripresa i sardi trovano i goal che ribaltano la partita grazie alla doppietta siglata da un ritrovato Marco Sau.

I tabellini
Bologna-Juventus 0-2 [12' Vidal, 90' Chiellini]
Livorno-Milan 2-2 [7' Balotelli (M), 26' Siligardi, 58' Paulinho, 83' Balotelli (M)]
Napoli-Udinese 3-3 [38' e 41' Pandev, 45' Fernandez aut. (U), 70' B.Fernandes (U), 71' Dzemaili, 80' Basta (U)]
Roma-Fiorentina 2-1 [7' Maicon, 29' J.Vargas (F), 67' Destro]
Note: espulso Pjanic (R)
Cagliari-Genoa 2-1 [16' Gilardino (G), 76' e 92' Sau]
Note: espulso T.Manfredini (G)
Sampdoria-Catania 2-0 [54' Eder, 77' Gabbiadini]
Sassuolo-Chievo Vr 0-1 [55' Thereau]
Torino-Lazio 1-0 [19' Glik]
Verona H.-Atalanta 2-1 [42' Denis (A), 82' J.Gomez, 88' Jorginho]
Inter-Parma 3-3 [11' N.Sansone (P), 44' Palacio, 45' Parolo (P), 54' Palacio, 56' Guarin, 59' N.Sansone (P)]

Classifica

Juventus 40, Roma 37, Napoli 32, Inter 28, Fiorentina 27, Verona H. 25, Torino e Genoa 19, Parma, Milan e Cagliari 18, Udinese, Atalanta e Lazio 17, Chievo Vr 15, Sampdoria e Sassuolo 14, Livorno 13, Bologna 12, Catania 9.

In foto Mattia Destro (fonte www.asroma.it)



Francesco Tusi

Fifa World Cup Brasile 2014 - Presentazione Girone Azzurri (Girone D - Italia, Costa Rica, Inghilterra e Uruguay)


- (fonte: Logo Fifa World Cup Brasile 2014) -
Tosto, ma meglio così. Meglio così per la storia e il fascino che un girone comprendente Italia, Uruguay, Inghilterra e Costa Rica rappresenta: sette titoli mondiali, svariati continentali, partite spesso divertenti e ricche di pathos. Meglio così perchè alla fine i magheggi blatteriani potevano sortitre effetti ben peggiori di questi (si pensi ai campioni uscenti della Spagna o alla Germania) e una prospettiva di un raggruppamento ancora più complicato erano molto realistiche. Meglio così considerando il passato, recente e non, della nostra Nazionale, capace di esaltarsi contro avversari di spessore e di soffrire nell'affrontare squadre di rango inferiore. Raramente si ricorda una goleada contro matricole quali Malta, San Marino o Fær Øer, a volte si è rischiata pure la brutta figura e le ultimissime apparizioni, sia in amichevole che nel girone con la qualificazione già archiviata, della squadra di Prandelli depongono in tal senso. Distrazioni, lascivia, ritmo basso e un po' di supponenza hanno contrassegnato di frequente partite dove la posta in palio fosse nulla o di scarsa utilità, ma quando si deve giocare per qualcosa di importante invece questa Nazionale riesce quasi sempre a convincere e a sfoderare prestazioni notevoli contro qualsiasi tipo di avversario. Come se non bastasse poi, al già arduo compito di dover fronteggiare simili selezioni, si aggiungono i fattori viaggi e clima in una nazione sconfinata e dal caldo torrido e umido. Gli Azzurri esordiranno nel Gruppo D a Manaus nel cuore della foresta pluviale amazzonica il 15 giugno alle 24 ora italiana contro l'Inghilterra di Roy Hogdson, arrivata al Mondiale brasiliano dopo aver vinto non senza fatica il proprio gruppo davanti alle non irresistibili Ucraina e Montenegro. Squadra esperta con molti degli attori principali come Gerrard e Lampard che avranno l'ultima chance di far bene con la maglia del proprio paese e ripercorrere così la loro scia di successi con i rispettivi club. E poi c'è Rooney, il valore aggiunto ed elemento in grado di decidere la partita da solo e in qualsiasi momento, attorniato da una banda di giovani niente male come Welbeck, Cleverley, Wilshere e Sturridge, solo per citarne alcuni, anche se la tara del portiere, l'inaffidabile Hart e  l'ancora non pronto Butland, potrebbe risultare decisiva. I precedenti sono a nostro favore, agli Europei del 2012 la spuntammo ai calci di rigore nei quarti di finale dopo aver comunque giocato molto bene. Sei giorni di riposo e ci si trasferirà 2000 km più a est, a Recife, sede della seconda gara contro la Costa Rica, l'avversario da tutti considerato (e non a torto) più morbido del girone. La globalizzazione ha messo radici anche nella piccola repubblica centroamericana, gli eredi dei vari Wanchope, Ronald Gomez e Centeno sono ora giocatori di livello superiore che militano in club europei. Diversi i prospetti interessanti: il fantasista Ruiz del Fulham, l'esterno Bolanos del Copenaghen, visto recentemente contro la Juventus in Champions, il regista dell'Aik Solna Borges e Joel Campbell, talento classe '92 in orbita Arsenal in forza all'Olympiakos dove è l'ombra del letale Mitroglou di questo scorcio di stagione. Sarà una sfida assolutamente da vincere perchè tempo quattro giorni e ci si sposterà più a nord a Natal per incontrare l'Uruguay del maestro Tabarez, quarto in Sudafrica nel 2010 e vincitore della Coppa America nel 2011. La Celeste ha la coppia di attacco forse più forte al mondo con Suarez e Cavani oltre ad un organico esperto e di qualità che gioca insieme da anni e si conosce praticamente alla perfezione. Solidissima la difesa con il vecchio pirata Lugano e il possente Godin, agili e veloci gli esterni sia bassi che alti con Maxi e Alvaro Pereira, Rodriguez e una cerniera di centrocampo brava a spezzare le trame avversarie e a recuperare velocemente palla. L'unico neo si potrebbe ricercare nella discontinuità degli uomini che agiscono tra le linee come Lodeiro e Gaston Ramirez, non sempre presenti ed incisivi durante l'arco dei novanta minuti. Sarà sicuramente una gara decisiva a prescindere dalla posizione in classifica delle due selezioni, anche se arrivare primi nel girone toglie parecchi e successivi grattacapi per i turni futuri. Infatti l'incrocio del girone D sarà con il C di Colombia e Costa d'Avorio e negli eventuali quarti di finale potrebbe capitare una tra Spagna e Brasile, insomma non ci si annoia. Ora la palla passa ad un Prandelli ancora indeciso tra amori mai dimenticati (Totti) ed esclusioni eccellenti (El Sharaawy), consapevole della forza e del carattere del proprio gruppo che difficilmente sbaglia nelle grandi occasioni.


IL CALENDARIO DEL GIRONE D



14 giugno 2014, ore 16:00 UTC-3 Uruguay – Costa Rica  (Fortaleza, Stadio
Castelão)
14 giugno 2014, ore 18:00 UTC-4 Inghilterra – Italia (Manaus, Arena Amazônia)

19 giugno 2014, ore 16:00 UTC-3 Uruguay – Inghilterra (San Paolo, Stadio
Corinthians)
20 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3 Italia – Costa Rica (Recife, Arena Pernambuco)

24 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3 Italia – Uruguay  (Natal, Arena das Dunas)
24 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3 Costa Rica – Inghilterra (Belo Horizonte, Stadio
Mineirão)


domenica 8 dicembre 2013

Piotr Parzyszek: 1993 - Polonia

http://www.futbolnews.pl/
Nome e Cognome: Piotr Parzyszek
Data di nascita: Torun, 8.Settembre.1993
Nazionalità: Polacca
Altezza: 190 cm
Peso forma: 80 kg
Ruolo: attaccante
Piede: ambidestro
Squadra di appartenenza: De Graafschap Doetinchem
Numero di maglia: 9
Convocazioni nazionali: Polonia Under 17, 19 e 21


08/12/2013 - Quando scarseggiano i risultati è naturale che abbondi la polemica distruttiva e inutile, caratterizzata per lo più da una serie infinita e fastidiosa di: “lo avevo detto io !”. In tanti hanno scritto il precedente slogan poco dopo i sorteggi dei gironi dei prossimi mondiali in Brasile. Il malumore dilaga in Italia ma è assolutamente normale, non è affatto piacevole vedersi scalzare da Nazionali come il Belgio, la Colombia e la Svizzera giusto per citare il trio più chiacchierato degli ultimi giorni. Ad oggi però la realtà recita proprio in questa maniera: gli agnelli si ritrovano ad indossare i panni dei lupi affamati di gloria e vittorie e le vecchie tigri che hanno dominato in lungo e in largo si ritrovano a provare un’incredibile paura. Il rischio di fare pessime figure alla prossima rassegna mondiale è elevato ma un eventuale fallimento può sempre portare a degli insperati benefici, magari prendendo spunto da queste Nazionali ricche di talento e gioventù.
Come ogni aspetto della vita anche il calcio si evolve e ad oggi se voglio ricercare un bel prospetto di centravanti, potente e determinante sottorete, piuttosto che scovare in Sud America potrei fare un salto in Polonia dove, oltre all’ottimo Robert Lewandowski, c’è un giovane spilungone che ha un cognome ugualmente difficile da pronunciare ma che sembra avere tutte le carte in regola per divenire il prossimo killer d’aria di rigore polacco. Piotr Parzyszek è il centroavanti che tanto mi ha colpito negli ultimi mesi, soprattutto per l’evidente crescita che ha messo in atto in un solo anno solare. E’ un classe 1993 che milita nelle fila del De Graafschap, squadra olandese che disputa il campionato di seconda divisione: l’ Eerste Divisie. In questa stagione l’attaccante polacco ha timbrato 15 volte il cartellino in sole 18 presenze, aggiudicandosi così le attenzioni di diverse squadre di prima fascia Europea come il Benfica che lo osserva da tempo. Il ragazzone è cresciuto calcisticamente proprio in Olanda e ha mostrato i suoi primi passi da professionista proprio nella sua attuale formazione, dove dalla passata stagione ha iniziato a segnare gol con una discreta regolarità.
E’ un attaccante d’aria di rigore che può reggere da solo tutto il peso dell’attacco volendo, grazie alle sue doti fisiche, atletiche e tecniche.
http://www.superboeren.nl/
Le sue quindici marcature non sono il frutto di un gioco incentrato unicamente sulla sua presenza in squadra, il De Graafschap sviluppa una mole di gioco offensivo tale da mettere in luce le qualità del suo numero nove che è in grado di andare a segno con qualsiasi colpo. Per amor di cronaca va anche aggiunto che sta attraversando un momento di forma smagliante e ogni gesto tecnico gli sta riuscendo anche ad occhi chiusi ma le qualità di questo ragazzo sono a dir poco evidenti anche agli occhi di tutti coloro che non amano particolarmente il calcio. Piotr è un attaccante generoso che ama partecipare alla manovra di gioco della squadra e che va convinto su ogni pallone, anche quello che sembra ormai in procinto di varcare i confini del rettangolo verde. Sa farsi trovare pronto all’appuntamento con il gol da vero opportunista e da buon numero nove conosce a memoria le misure delle porte anche senza guardarle. Al momento data la sua giovane età pecca ancora di cattiveria agonistica, la seconda divisione olandese è un campionato che gli sta decisamente stretto e quindi la sua prolificità andrebbe giudicata in un contesto superiore. Come al solito cercherò di analizzare il ragazzo partendo dalle sue doti fisiche e atletiche davvero considerevoli. Ha una struttura fisica invidiabile a dir poco perfetta per il suo ruolo. Misura 190 centimetri per un peso complessivo di ottantadue kg composti per lo più da una muscolatura armoniosa e delineata in ogni parte del suo corpo. Ha ampie spalle e due lunghe leve con cui potersi difendere dalle frequenti botte che un qualunque attaccante subisce in area. Nonostante il suo fisico da granatiere è dotato di un’ottima rapidità di gambe ma soprattutto di una buona coordinazione. Aspetti che facilitano parecchio la sua confidenza con il gol. Difficilmente lo si vede calciare in modo scomposto, giunge sulla sfera sempre in maniera impeccabile e il suo gioco è caratterizzato da movimenti semplici e efficaci. Non ama strafare con inutili numeri da circo che non gli competono, sembra aver preso coscienza delle proprie possibilità e quindi dei propri limiti. Non è una seconda punta, non è un giocoliere, è una macchina da gol che sa calciare con entrambi i piedi con ugual pericolosità. Il colpo di testa, data la sua considerevole altezza è uno dei suoi punti di forza ed è agevolato anche da una discreta elevazione. In campionato si è messo in mostra sia nella bravura nel capitalizzare le reti più semplici che nel ricercare quelle meno banali. Quando ha la possibilità, infatti, di calciare in porta lo fa anche da distanza considerevole conscio della pericolosità del proprio tiro dalla media e lunga distanza. A livello tattico è molto prezioso perché sa dare profondità alla squadra e sa portarsi dietro di sé più di un difensore con i propri movimenti in area di rigore. Le maggiori squadre olandesi hanno appuntato il suo nome sui propri taccuini da tempo e non è detto che termini la stagione con la formazione del De Graafschap, attualmente quinta, anche perché il ragazzo possiede ancora evidenti margini di miglioramento che lo possono condurre a divenire un degno erede del suo compagno di Nazionale Robert Lewandowski.
Che l’asta abbia inizio !

Gianluca Castagna

BORN TO DREAM - Big Bang Niang

Nome: M'Baye
Cognome: Babacar Niang
Nato il: 19/12/1994
Nato a: Meulan - en - Yvelines
Posizione: attaccante esterno/seconda punta

L'universo ebbe origine con un'esplosione, che riempì tutto lo spazio, a partire da un punto materiale. Dopo questo momento ogni particella cominciò ad allontanarsi velocemente da ogni altra. Dicasi Big Bang, la genesi del tutto. Quel tutto che poi si evolve, afferma se stesso. Un po' mistero arcano, un po' metafora del talento, e non ce ne vogliano gli studiosi. L'universo calcio porta in seno particelle di dirompente fisicità e inebrianti capacità tecniche, trasposizione sportiva di un'espansione che non ha un centro sulla superficie sferica.Un po' come se ognuno avesse il proprio posto e dovesse solo raggiungerlo, entità che non fanno a pugni ma corrono insieme per realizzare questa meraviglia del creato. Tutto ciò che esiste, un volto che assume mille espressioni. Sarà che vedo del calcio in tutto, ma l'accostamento non è mica male. Un po' come quello tra Niang e il pallone. Le petit Henry è il manifesto della predestinazione, la pressione che si fa più forte, un "to be" che diventa "must be". Situazione ingombrante che diventa controllabile se hai la personalità di Niang, la sua sfacciataggine. Quello che le interviste politically correct non sa proprio dove stanno di casa, e a noi piace così. Se si regalasse meno marachelle fuori dal campo, poi ci piacerebbe ancora di più. M'Baye e il calcio è un capitolo che si apre nel 2001, con la maglia del Basse - Seine Les Mureaux addosso, poi arriva il Poissy. Il giovane francese di origini senegalesi saluta il calcio dilettantistico e si butta tra le braccia del Caen: tre stagioni con le giovanili, due con la squadra riserve e poi, il 24 aprile 2011, l'esordio in Ligue 1. 16 anni e 114 giorni di speranze e attese, che diventano storia quando il 7 maggio diventa il più giovane marcatore del campionato francese. La stagione  successiva è piuttosto complicata per il suo club, l'attaccante collabora alla salvezza con 23 presenze e 2 gol. Nell'estate del 2012 respinge le avances di Tottenham e Arsenal e sceglie il Milan. Una trentina di presenze, una rete nella coppa nazionale e la promessa di quel Milan delle giovani creste, che si spegne lentamente. All'orizzonte c'è il prestito al Genoa, o forse, chissà, il rimettersi in gioco a casa del Diavolo. Un patrimonio che porterà in dote precisione nei passaggi, tecnica in velocità, buona elevazione e dinamismo. Destro naturale che legge la profondità, ha forza nelle gambe e facilità nello stop. Gioca da attaccante esterno, fa giocate rapide che gli regalano imprevedibilità, ha proprietà di palleggio ed è bravo nell'uno contro uno. Ha presenza fisica e passo, impressiona per pulizia nel calcio, macina chilometri e dialoga molto con i compagni di reparto. Deve cercare di più la porta e lavorare sull'aspetto balistico. Il più grande spettacolo dopo il Big Bang?

Foto tratta da acmilan.com

sabato 7 dicembre 2013

Cristian Benavente Bristol : 1994 - Peru

Data di nascita:  19/05/1994. 
Luogo di nascita:  Alcalá de Henares (Madrid, Spagna). 
Squadra di appartenenza:  Real Madrid. 
Ruolo:  Centrocampista. 
Altezza:  172 cm. 
Piede:  Sinistro. 
 

 
Negli ultimi anni va di moda “La Masía”, il centro di formazione del Barcellona, come modello di riferimento a livello di calcio giovanile. E da un certo punto di vista è giusto così: una squadra che vince quel che ha vinto questo Barça, con otto titolari su undici (più la maggior parte delle riserve) provenienti dalla cantera, giocando come han giocato e facendo da base alla nazionale che ha vinto due Europei ed un Mondiale, deve essere per forza un punto di riferimento. Il modello Barcellona è stato spesso contrapposto a quello del Real Madrid, basato sull’acquisto di stelle e su poca fiducia nei giovani locali. Nonostante ciò, per quanto possa sembrare contraddittorio, la vera “cantera de España” è quella di Madrid. Da “La Fábrica” (questo il nome del centro di formazione merengue) escono molti più professionisti che dalla scuola dei rivali. La Fábrica non si identifica con uno stile di gioco specifico, non predica una filosofia di vita (il “més que un club” dei catalani), ma si limita a formare calciatori altamente competitivi e con una mentalità vincente. I vari Casillas, Soldado, Arbeloa, Negredo, Juanfran, Borja Valero sono usciti da lí. Quasi sempre finendo col doversi costruire una carriera altrove.
Quest’anno il Real Madrid Castilla, la squadra B del Real Madrid, fa fatica ed è ultima in classifica in Segunda División. Rispetto allo scorso anno, ha dovuto cambiare otto titolari e ne paga le conseguenze in termini di risultati. Sono andati via il capitano Álex Fernández (all’Espanyol), l’ala russa Denis Cheryshev (in prestito al Siviglia), il terzino destro Fabinho (passato al Monaco), i veterani del gruppo Mateos (emigrato in Ungheria) e Juanfran (oggi al Betis), più i tre promossi in prima squadra Nacho Fernández, Jesé Rodríguez ed Álvaro Morata.
Il passaggio generazionale è stato brusco, i rinforzi pochi e così molti giovani senza nessuna esperienza tra i pro son stati lanciati nella mischia.
Tra i più promettenti c’è senz’altro Cristian Benavente.

Mezzapunta classe 1994, Cristian è nato ad Alacalá de Henares, in provincia di Madrid, da padre spagnolo e madre peruviana. E per la nazionale peruviana ha scelto di giocare fin dalle giovanili. Si tratta del tipico fantasista vecchio stile, piccolo, creativo, a volte un po’ troppo narciso e con il vizio del dribbling irridente, ma allo stesso tempo adatto ai tempi moderni, già che è in grado di calciare bene con entrambi i piedi (essendo comunque un destro naturale) ed è molto rapido.
Nel Luglio del 2002, a otto anni, Cristian si unì alle giovanili del Real Madrid. Nella stagione 2012-13 fu capocannoniere del “Juvenil A” con 18 gol, guadagnandosi così un posto fisso nella rosa del Real Madrid Castilla, dove dopo una partenza difficile sta iniziando ad accumulare minuti e presenze da titolare.
Dopo esser passato già dall’Under-17, è stato un punto di riferimento per l’Under-20 peruviana, con cui in questo 2013 ha partecipato al Sudamericano di Gennaio in Argentina (dove realizzò anche due gol) ed al Mondiale di Giugno e Luglio in Turchia. Tra i due appuntamenti, il debutto in nazionale maggiore, datato 18 Aprile 2013, con avversario il Messico: Cristian entrò in campo nel secondo tempo. Da allora, con l’eliminazione dalla Coppa del Mondo certificata, il ct Sergio Markarián lo ha sempre convocato, facendogli giocare mezz’ora – sufficiente per segnare il gol della vittoria – a Giugno nell’amichevole contro Panamá e 45’ in ognuna delle due partite di qualificazione ai Mondiali disputate ad Ottobre, contro Argentina e Bolivia.
Detto che difficilmente troverà spazio nella squadra di Ancellotti, visto il battaglione di star a disposizione del tecnico italiano, Benavente avrebbe bisogno di fare un passo avanti, ricevendo la fiducia di un club che gli faccia fare esperienza e gli permetta di avanzare nel suo sviluppo. La nazionale peruviana, che dal prossimo anno inizierà a guardare alla Coppa America del 2015 ed al Mondiale del 2018, scommette forte su di lui.



Mario Cipriano


Foto:   fonte  www.altavoz.pe