domenica 8 settembre 2013

BORN TO DREAM - Barto un colpo

Foto tratta da sampdoria.it
 
Nome: Bartosz
Cognome: Salamon
Nato il: 01/05/1991
Nato a: Poznan
Posizione: difensore centrale

Deve essere difficile toccare l'infinito e poi provare a tornare con i piedi per terra, immaginare giorni gloriosi e vivere una tranquilla quotidianità. Essere sballottati da una parte all'altra nella stanza delle emozioni, rischiare di perdersi in un labirinto di domande, ripensare a dove si è arrivati e dannarsi per non esserci rimasti. E quando ti porti, stampata addosso, l'etichetta del predestinato, tutto viene amplificato: dalla voglia di essere protagonista, dalla speranza di vivere un sogno, dalla prospettiva di un domani da big, in una big. In un calcio in cui basta poco per cambiare il destino di un calciatore, di un match, di una stagione, porsi degli obiettivi e incamminarsi verso il loro raggiungimento diventa puro esercizio di forza mentale, della serie "uno su mille ce la fa". Non sappiamo se Gianni Morandi sia nelle playlist dei ragazzi polacchi, ma sappiamo che Bartosz Salamon ha vissuto qualcosa di simile. Cresciuto nel Concord, prosegue il suo percorso di crescita tra le fila del Lech Poznan, nazionale polacco fin dall'under 15. Saranno due amichevoli con l'under 16 a invertire la rotta della sua carriera: convince Micheli, responsabile degli osservatori del Brescia, e approda in terra lombarda. L'esordio in B a diciott'anni è un chiaro presagio di quel che sarà; mette assieme altri 15 gettoni di presenze per poi planare nella Fabbrica del Talento, copyright Zdenek Zeman. A Foggia vivrà una stagione da protagonista per poi ritornare a vestire la maglia bresciana, gli bastano due stagioni per prendersi le luci della ribalta e la Serie A. Il Milan se lo aggiudica per 3,5 milioni, bruciati sul tempo gli altri top club italiani e, udite, udite, il Barça di Pep Guardiola. Mino Raiola chiude un'altra operazione con il club di Via Turati, il nazionale polacco resta incantato dalla magia del microcosmo rossonero, Allegri ha un'alternativa in più nella batteria dei centrali di difesa. Un infortunio ne limita l'esplosione e il giovane Salamon non trova spazio nelle turnazioni difensive; poi arriva la Samp, il club genovese ne acquista il 50 % del cartellino e continua a cavalcare l'onda del giovane è bello. L'ormai ex regista di centrocampo è stato reinventato da mister Calori come centrale di difesa, svolta tattica che ha riscosso un grosso successo in questi ultimi anni. Basti pensare a Donati, Palombo o Cambiasso. Il centrale dei tre di difesa, quindi, assume una valenza chiave in fase di possesso, disimpegnandosi da regista arretrato e approcciandosi anche alla fase difensiva, protetto da due marcatori veri e propri. Struttura fisica devastante, piede destro notevole, facilità e pulizia nel calcio. Deve acquisire la malizia necessaria, ha un passo compassato e, per caratteristiche, paga la rapidità avversaria. Brilla per visione periferica e ricerca della verticalizzazione, bene nel gioco aereo, gioca d'anticipo ed è attentissimo nella diagonale, ha acquisito rapidamente gli automatismi difensivi. Salamon c'è e batte un colpo.

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