giovedì 26 settembre 2013

Thomas Eisfeld: 1993-Germania

Fonte: Arsenal.com
Nome: Thomas Eisfeld
Data di nascita: 18 Gennaio 1993
Luogo di nascita: Finsterwalde (Germania)
Nazionalità: Tedesca
Ruolo: Mezzapunta
Squadra: Arsenal (Under-21)



E’ ormai da un po’ di tempo che nello spogliatoio dell’Arsenal non si parla solo inglese. Dall’arrivo di Wenger in poi, il francese è sempre stato d’uso quotidiano – anche se il manager transalpino eccelle in ben 5 lingue. Tuttavia, negli ultimi anni, può capitare sempre più spesso di sentire parlare tedesco. Non solo i mostri sacri Mertesacker, Podolski ed Ozil, ma anche i giovani Gnabry, Zelalem ed Eisfeld provengono infatti dalla Germania. Tutti e tre promettentissimi, tutte e tre centrocampisti offensivi dotati tecnicamente, a significare che il calcio "Made in Germany" non si fermerà alla generazione dei Kroos, Schurrle e Gotze.
Proprio la sovrabbondanza di talenti che prosperano sui campi tedeschi può essere la ragione per cui il Borussia Dortmudt si è fatto soffiare Thomas Eisfeld dall’Arsenal nel gennaio 2012, quando il centrocampista lasciò la Vestfalia per Londra, dopo aver giocato 12 gare segnando sei gol con la maglie giallo-nere del BVB nella stagione 2011-12.
Sin dal suo arrivo comunque, Eisfeld ha avuto subito un ruolo da protagonista nelle giovanili dei Gunners. La scorsa stagione fu uno dei pilastri sia dell’Under-21 che dell’Under-19 che raggiunse le semifinali delle Next Generation Series. Le sue rare uscite con la prima squadra si sono poi sempre dimostrate prolifiche: a segno nel tour asiatico di pre-campionato sia nel 2012 che nel 2013, si è ripetuto anche nella sua prima gara ufficiale da titolare, marcando nel match contro il West Brownich Albion in Capital One Cup 


Eisfeld in azione contro il Bolton la scorsa stagione
CARATTERISTICHE- Eisfeld è una mezzapunta, dotato di un gran tiro da fuori e proprio l’abilità di segnare – non solo con conclusioni dalla distanza ma anche con incursioni in area – è ben sottolineata nel suo curriculum: 12 goal su 22 presenze la scorsa stagione con l’Under-21 è un bottino di tutto rispetto per un centrocampista.
Il giovane tedesco è stato di solito impiegato come ala destra, seppure spesso spostato nella posizione di playmaker centrale, a far da collegamento fra il centrocampo e l’attacco. Proprio le capacità di palleggio e di fraseggio con i compagni sono le sue doti migliori, assieme al fiuto per il goal, naturalmente.
Tuttavia, nonostante sia un giocatore che non si tira indietro agonisticamente, Eisfeld ha nella mancanza di continuità all’interno di una partita il suo tallone d’achille. Spesso e volentieri si assenta dalla gara, rimanendo poco coinvolto dalla battaglia, salvo poi riaccendersi e facendosi trovare pronto al momento giusto. Contro il WBA è successo proprio questo: a tratti disperso fra le maglie avversarie, ha avuto il merito di capitalizzare al meglio l’assist di Bendtner e portare in vantaggio i Gunners (qui il video del gol).
In passato, questa sua sorta di “assenteismo” è stata spesso accentuata dal suo impiego largo sulla fascia, mentre le recenti apparizioni come mezzapunta centrale sembrano tenerlo più nel vivo dell’azione. Proprio in questa posizione Eisfeld è stato schierato in questo inizio di campionato con l’Under-21, con due ali pure a supporto (Iwobi o Miyaichi a destra; Gnabry o Maitland-Niles a sinistra) e dietro l’unica punta (di solito Akpom) nel classico 4-2-3-1. Buona fin qui la risposta sotto il profilo del rendimento, con una doppietta rifilata allo Stoke City ed il già menzionato gol in Capital One Cup. Ciò nonostante è però difficile capire se Eisfeld continuerà a stazionare al centro del campo anche dopo i rientri degli infortunati Yennaris, Toral e Zelalem o trovare ulteriore spazio con i grandi.


FUTURO – Senza dubbio Eisfeld è un bel prospetto. Eccellere nelle giovanili è chiaramente un buon banco di prova, ma senza un vero e proprio “crash-test”, all’età di 20 anni  e mezzo, Eisfeld rischia di rimanere bello a metà e dovrà sfruttare al massimo le occasioni che gli verranno concesse.
Il fatto che Wenger gli abbia dato spazio nella gara di Capital One Cup conferma che è tenuto in considerazione, comunque, qualche sporadico cameo in prima squadra potrebbe non risultare abbastanza per consentirgli una maturazione completa come calciatore. Specialmente con gente come Ozil, Cazorla, Ramsey, Wilshere e Oxlade-Chamberlain a chiudergli le porte e visto che non rientra più nella formazione Under-19 impegnata nell'Europa Youth League. Facile allora che a gennaio il club decida di mandarlo in prestito, magari in Championship, per fargli accumulare minuti e consentirgli di forgiarsi contro avversari esperti e navigati. 



@JuriGobbini


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