BORN TO DREAM - De(a) Luca

Foto tratta da atalanta.it

Nome: Giuseppe
Cognome: De Luca
Nato il: 11/10/1991
Nato a: Angera
Posizione: prima punta/seconda punta

Nella vita c'è chi fa cronaca e chi storia, normale amministrazione o splendida eccezione, vite parallele che prendono sentieri diversi e si caratterizzano per quello che sono state, sono o continueranno a essere. Nonostante il tempo, il cambiamento; il mondo procede e, allo stesso tempo, retrocede, corre incontro al mito, al fascino di quel che è stato, ispirando trasposizioni nuove, creative, celebrative. Per sentirsi più completi, avere tra le mani il portato delle vecchie generazioni per poi tradurlo, sì, in ammirazione, ma anche in propositi per quel che verrà. Proprio come fecero il 17 ottobre 1907, data della fondazione dell'Atalanta Bergamasca Calcio. Questo non vuole essere un elogio epico, solo un ripercorrere le origini, perché il senso di appartenenza diventi più forte e cosciente. Forte e cosciente, proprio come la dea Atalanta, dal greco Atalante, "in equilibrio". Dedita alla caccia, un po' come il 91 nerazzurro. Giuseppe De Luca, professione gonfiatore di reti. Nulla a che vedere con mongolfiere o palloni aerostatici, parliamo soltanto del dolce suono del pallone quando varca la linea bianca. Se lo ricordano bene all'Ossola di Varese. Dopo la trafila giovanile nella società della sua città, nella stagione 2010 - 2011 arriva il momento di andare a giocare coi grandi, il bottino sarà di 2 reti in dodici apparizioni. Nella stessa stagione si gioca il titolo nazionale Primavera contro la Roma, perdendolo, ma affacciandosi al calcio che conta con ottime referenze. La stagione successiva sarà quella delle responsabilità prima, e delle gioie poi: 11 marcature in 38 partite e la maglia dell'Under 20 cucita addosso. Pierpaolo Marino ne intravede il potenziale e se lo porta a Bergamo, il ragazzo si farà. Il varesino ha senso del gol, sa giocare di sponda, è reattivo, molto rapido e adatto al gioco in contropiede. Ha un gran controllo di palla, aggressività e cattiveria calcistica. Svaria su tutto il fronte d'attacco, va via facile al marcatore, cerca la profondità e sorprende per velocità d'esecuzione. Può giostrare da unico riferimento,  affiancare una punta tecnica per cercare il dialogo o giocare in appoggio a una prima punta fisica. Bisogna cercare l'equilibrio muovendosi, non stando fermi.