lunedì 25 novembre 2013

BORN TO DREAM - La cumbia del Tucu

Nome: Roberto Maximiliano
Cognome: Pereyra
Nato il: 07/01/1991
Nato a: Tucuman
Posizione: esterno

Il calcio, da sempre fenomeno globale, finisce per cristallizzarsi e definirsi quando incontra culture diverse. Materia che prende forma, prospettiva che diventa orizzonte, colori che tratteggiano il nostro essere. Ciò che può essere definibile in mille modi, ma non sarà mai definito. Che, per quanto ci sforziamo, di logico, matematico e freddo, non ha nulla. Teatro delle emozioni, casa del talento, ponte verso gli ossimori che solo questo sport può regalare. Gli stadi argentini, da soli, valgono il prezzo del biglietto. Emblema del corazon caliente che in quei 90 minuti vive di calcio, chiedendoti solo di non aver paura. Perché in quei 5400 secondi non sei solo, perché quel catino diventa la culla in cui sognare ad occhi aperti, cambia poco, poi, se son cori e non ninna nanne. A volte diventano addirittura canzoni. Chiedere, per credere, al Tucumano. Roberto Maximiliano Pereyra, crack del calcio argentino. Dal 2006 canterano tra le fila del River Plate, il debutto tra i pro arriva tre anni dopo, in una sfida contro l'Huracan, seguiranno altri 44 gettoni di presenze. I Millonarios il 26 giugno 2011 salutano la massima divisione argentina e sono costretti a dire addio a due dei loro talenti più puri: Lamela e, appunto, Pereyra. Erik plana sul Colosseo, Roberto sceglie Udine. Fiore all'occhiello dell'Argentina under 20, diamante grezzo low cost, bomba ad orologeria pagata due milioni di euro; perché poi si sa come va a finire dalle parti del Friuli. Ad un inizio balbettante fa seguito un inserimento nei meccanismi del campionato nostrano sempre più convincente, quasi 70 presenze e 6 gol in due anni e mezzo ne fanno un tassello fondamentale per il sistema di gioco di mister Guidolin. Giocatore perimetrale, dalla grande progressione e dalla facilità nel saltare l'uomo particolarmente accentuata. Tiene botta nel corpo a corpo, incursore dal tocco di palla delizioso, sa ribaltare il fronte di gioco con una transizione rapida palla al piede ma non tira molto in porta. Regala prestazioni ricche d'intensità, può agire anche come mezz'ala o trequartista, si disimpegna discretamente anche in fase passiva. Gran futuro por delante un jugador de los que no hay, Tucu Pereyra vamos padelante. Garantisce il Monumental.

Foto tratta da udinese.it



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