giovedì 7 novembre 2013

YOUTH LEAGUE: LA CHAMPIONS DEI GIOVANI

Il progetto Youth League inizia a prender piede. Il nuovo torneo giovanile voluto da Michel Platini come successore dello sperimentale e non ufficiale NextGen Series, sta andando avanti con successo. Se la stampa non gli sta dedicando moltissimo spazio e visibilità, la UEFA ed i club sembrano esserne molto soddisfatti.
Ricordiamo che il format del torneo ricalca in tutto e per tutto quello della Champions League dei grandi, con 32 partecipanti distribuite in 8 gironi da 4 squadre (esattamente gli stessi della Champions League), di cui le prime due si qualificheranno alla fase ad eliminazione diretta; l’unica differenza è che Ottavi, Quarti e Semifinali si disputeranno in gara unica. Il marcato parallelismo con la competizione maggiore è un modo per tagliare costi sulle trasferte, facendo viaggiare giovani e professionisti insieme. L’obiettivo ovvio è quello di promuovere la crescita dei campioni del futuro creando una competizione in cui i giovani possano essere impegnati in gare internazionali di alto livello, il che permetterà di dare un’opportunità di crescita e acquisizione di grande esperienza.
Giunta alla 4ª giornata della fase a gironi, esattamente come la competizione maggiore, la UEFA Youth League, bazar di stelle in erba, inizia a dettar le prime sentenze. Spesso i risultati son molto diversi tra under ed over-19. Ed i club che notoriamente puntano sulla “cantera” si fanno ovviamente sentire, mentre chi bistratta il settore giovanile (italiane in testa) soffre.

 
Youth League  (fonte www.fcbarcelona.com)

Qui di seguito la situazione girone per girone:
GRUPPO A. Se la Real Sociedad dei grandi sta pagando inesperienza ed è quasi fuori, i suoi giovani si confermano di grande valore; d’altronde, la cantera donostiarra è sempre stata prolifica e non a caso otto undicesimi dei titolari di Jagoba Arrasate (allenatore cresciuto in casa) vengono dalle giovanili. Deludente il Bayer Leverkusen, sorprendente lo Shakhtar. Il ManU di Nicky Butt non è la macchina da guerra cui siamo abituati a vedere a livello pro, ma sta mettendo in evidenza alcuni buoni talenti, tra cui spicca il portiere portoghese classe 1996 Joel Castro. Classifica: Real Sociedad, 9 punti; Shakhtar Donetsk, 7 punti; Manchester United, 6 punti; Bayer Leverkusen, 1 punto.
GRUPPO B. “La Fábrica”, come è chiamato il settore giovanile del Real Madrid, è da sempre un punto di riferimento, nonostante la prima squadra da tempo non punti sui suoi prodotti. In questa prima edizione della Youth League sta mettendo in mostra il talento goleador del colombiano Juanjo Narváez, autore finora di 5 gol, incluso un attrick alla Juventus due settimane fa Torino; a lanciarlo in rete è spesso il nº 10 Enzo Fernández, primogenito di Zinedine Zidane. Quasi fuori il Galatasaray, soffre la Juventus che, nonostante i molti stranieri in squadra, dovrà guadagnarsi la qualificazione tra tre settimane, quando riceverà la visita del Copenaghen. Pesa la clamorosa sconfitta 6-2 incassata lo scorso 23 Ottobre allo Stadio “Alfredo Di Stefano” di Madrid. Classifica: Real Madrid, 8 punti; Copenaghen, 6 punti; Juventus, 4 punti; Galatasaray, 2 punti.
GRUPPO C. Il Benfica ha avuto un inizio fulminante, vincendo 3-0 contro l’Anderlecht alla prima e 4-1 a Versailles contro il PSG alla seconda. Poi ha sofferto di più contro l’Olympiakos, ultimo in classifica ed ancora a secco di vittorie. I portoghesi son quasi qualificati, mentre il secondo posto dovrebbe decidersi nella sfida a distanza tra francesi e belgi, quasi sempre privi delle loro due stelle: il ’95 Hervin Ongenda nel PSG ed il ’97 Tielemans nell’Anderlecht si allenano orma stabilmente coi grandi. Classifica: Benfica, 10 punti; PSG, 5 punti; Anderlecht, 4 punti; Olympiakos, 2 punti.
GRUPPO D. Il Viktoria Plzen non andrà avanti, unica squadra a 0 punti nella Youth League, divide in Champions il poco onorevole primato con l’OM. Non convince a pieno il Bayern Monaco (in cui militano, spesso giocando titolari, gli italo-tedeschi Gianluca Gaudino, classe ’96, e Giuseppe Leo, ‘95), mentre la grande sorpresa è il CSKA Mosca. Il Manchester City di Patrick Vieira (6-0 al Bayern con tripletta della stellina portoghese Marcos Lopes) gioca bene, ma paga la sconfitta interna di Martedì scorso contro i russi. Classifica: CSKA Mosca, 10 punti; Manchester City, 7 punti; Bayern Monaco, 6 punti; Viktoria Plzen, 0 punti.
GRUPPO E. Unica squadra a punteggio pieno è il Chelsea, 12 punti su 12 e porta inviolata grazie all’apporto di difensori dal luminoso futuro come Nathan Aké (l’olandese, classe ’95, ha già debuttato in prima squadra) ed Andreas Christensen (danese, ’96). C’era attesa per vedere all’opera in questa competizione l’ultimo acquisto dei Blues, il colombiano Joao Rodríguez, però i soliti problemi col permesso di soggiorno lo han costretto a tornare a casa fino a fine anno solare. Il secondo posto dovrebbe decidersi a fine mese a Bucarest, quando i romeni dello Steaua riceveranno lo Schalke 04. Classifica: Chelsea, 12 punti; Schalke 04, 6 punti; Steaua Bucarest, 4 punti; Basilea, 1 punto.
GRUPPO F. Il Gruppo F è il gruppo della morte, il più difficile, il più equilibrato. Lo è per la Champions e lo è ancora più per i giovani. La classifica è corta, con l’OM ultimo, ma in questo caso non ancora eliminato, e l’Arsenal in testa favorito. Serge Gnarby, dopo la doppietta all’esordio, è ormai stabilmente in prima squadra; dei gol si occupa, quindi, l’attaccante britannico Austin Lipman (3 in 3 gare), mentre si stan vedendo poco l’anglo-spagnolo Jon Toral Harper (titolare fisso, invece, l’altro ex-Barça Bellerín) ed il tedesco Zelalem. Il Napoli, trascinato dai gol del ’96 Gennaro Tutino (3 in 3 gare, più 1 assist), ha approfittato della doppia sfida Arsenal-Dortmund per piazzarsi al secondo posto. Classifica: Arsenal, 8 punti; Napoli, 6 punti; Borussia Dortmund, 5 punti; Olympique Marsiglia, 3 punti.
GRUPPO G. L’Austria Vienna, fanalino di coda in Champions, tiene il ritmo delle prime nella Youth. Nel Porto si sta mettendo in evidenza André Silva, mentre regge l’Atlético Madrid, nonostante la sua generazione d’oro (quella del ’94, capitanata da Oliver Torres) abbia già compiuto il salto; i “Colchoneros” puntano molto sulla mezzapunta Iván Calero, mentre si attende ancora l’esplosione del bomber Héctor Hernández, acquistato (con tante polemiche) in primavera dal Las Palmas. Classifica: Austria Vienna, 7 punti; Atlético Madrid, 7 punti; Porto, 7 punti; Zenit San Pietroburgo, 1 punto.
GRUPPO H. Il Barcellona è sempre il Barcellona. Nonostante i suoi migliori ’95 (Samper, Grimaldo, Dongou, Sandro, Bagnack) siano nel Barcellona B che milita in Seconda Divisone spagnola (dove è passato nelle ultime settimane anche il ’96 Adama Traoré, titolare nei primi due match di Youth League). Allora dei gol si occupano lo spagnolo El Haddadi e l’ala paraguaiana Sanabria (4 a testa), supportati a centrocampo dal medio Jordi Ortega e dal nº 10 Joel Huertas, a loro volta protetti alle spalle dai difensori Quintillá e Godswill (camerunese del ’95, che ha contribuito anche con 2 gol) e dal portiere (anche lui ’95 camerunese) Ondoa. Insomma, il Barça di sempre, capace di vincere 6-2 a Sesto San Giovanni contro il Milan. I rossoneri di Pippo Inzaghi, capitanati da Bryan Cristante, si stan comunque qualificando e ieri han pareggiato in Catalunya, mentre Celtic e Ajax si rubavan punti a vicenda. Il Milan in crisi farebbe bene a guardare alle sue giovanili, dove ragazzi interessanti non mancano, dal rientrante (dopo il Mondiale U-17) Luca Vido al fantasista classe ’96 Davide Di Molfetta, fino ai tanti stranieri (Simic, Tamas, Barisic, Benedicic, Modic) portati a Milanello senza una vera intenzione di farne parte futura della prima squadra. L’Ajax paga pegno per i tanti giovani già a disposizione di Frank De Boer, mentre il Celtic - come a livello pro - si scoglie lontano da Glasgow. Classifica: Barcellona, 10 punti; Milan, 7 punti; Celtic Glasgow, 3 punti; Ajax, 3 punti.
 

Mario Cipriano

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