sabato 23 novembre 2013

Ryan Gauld: 1995 - Scozia

Nome: Ryan
Cognome:  Gauld
Data di nascita: 16 Dicembre 1995
Squadra: Dundee United
Ruolo:  Trequartista
Nazionalità: Scozzese

Se qualcuno dicesse che il “Messi del futuro” potrebbe provenire un giorno dalle fredde terre scozzesi, in molti abbozzerebbero più che un sorriso. Di solito campioni di quel calibro nascono in Brasile o in Argentina. Al massimo in Spagna o in Portogallo, se proprio vogliamo rimanere in ambito europeo. Invece no. Quello che sulla bocca di tutti è considerato l’erede del talento argentino è nato ad Aberdeen, in Scozia, e vive a Laurencekirk, a pochi kilometri a nord di Dundee. Stiamo parlando del diciassettenne Ryan Gauld, un ragazzino che sta sfoggiando il proprio talento con la maglia arancione del Dundee United.

Chiaramente il paragone con l’asso del Barcellona è un po’ esagerato ed un pizzico affrettato visto che Gauld ha giocato solamente poche partite con il Dundee United, 23 per la precisione di cui 12 in questo inizio di stagione. Ma se è vero che una rondine non farà mai primavera, è altrettanto certo che il buongiorno si vede dal mattino. Ed al di là dei 4 gol realizzati fin qui con le Tangerines, sono state le sue prestazioni offerte nella Scottish Premier League a richiamare l’attenzione di numerosi club.

TUTTI LO VOGLIONO - Se la scorsa estate il Sunderland aveva timidamente sondato il terreno, in queste ultime settimane si sono fatte avanti squadre del calibro di Real Madrid, Liverpool e Manchester United. Un corteggiamento del genere farebbe girare la testa a chiunque, ma Gauld sembra che non abbia solo la tecnica di un sudamericano, ma che conservi anche la compostezza tipica di un anglosassone: piedi ben piantati per terra ed idee chiare. Lo si capisce dalle sue recenti dichiarazioni al Daily Record. “Sono consapevole delle notizie che circolano sul mio conto ma cerco di concentrarmi e continuare a lavorare sodo per il Dundee United. E continuo a comportarmi come un normale teenager” - il riassunto della sua intervista con il giornale inglese dove ha precisato anche che -  “Stare a casa [al Dundee Utd] è importante per me e se dovessi andare altrove potrei non giocare con regolarità. In questa fase di carriera devo ancora migliorare in tante cose, e posso solo farlo continuando a giocare. Per questo rimanere qui è la scelta migliore per me”. Il messaggio è chiaro. Meglio concentrarsi e lavorare duro, piuttosto che pienare il cassetto di sogni, i quali non tutti potrebbero avversarsi.

TECNICA - L’altezza (1,65), il sinistro vellutato ed un dribbling naturale sullo stretto hanno fatto si che Gauld venisse accostato subito a Messi. Ma non basta essere bassi e mancini per un paragone simile. Bisogna – come il giovane scozzese sta facendo – essere anche abili ad imporre il proprio gioco e destreggiarsi in mezzo a difensori massicci che, da buona scuola anglosassone, non fanno troppo complimenti. E soprattutto giocare per la squadra. Assist, passaggi filtranti, lanci di 30 metri: Gauld ha mostrato fin qui di avere la stoffa, anche se ovviamente, capita la sua pericolosità, le difese avversaria inizieranno a cercare di limitarlo. Ma Gauld sembra non porsi limiti e dopo la prima convocazione con l’Under-21 scozzese è tornato in campo, non ha segnato ma ha fornito i quattro assist per i gol con cui il Dundee Utd ha battuto il Patrick Thistle 4-1. Non male per uno che deve ancora compiere diciotto anni.

IN CAMPO – Gauld è un centrocampista offensivo a cui piace svariare dietro la punta centrale: può essere impiegato indistintamente a destra, a sinistra o in mezzo. Tuttavia, quando impiegato largo tende molto ad accentrarsi, per questo la zona dove si esprime al meglio è quella centrale, o sulla destra, dove diventa pericolosissimo quando rientra sul mancino. Le varietà delle reti segnate fin quistaffilata dal limite, tap-in, inserimento da dietro  -  confermano la sua duttilità anche in fase realizzativa.

FUTURO- Il Dundee United ed il suo tecnico Jackie McNamara stanno sposando una politica intenta a lanciare le nuove leve. Sono infatti diversi i giovani in campo fra cui il difensore centrale John Souttar (’96), il terzino sinistro Andrew Robertson (’94), il centrocampista Stuart Armstrong (’92) e il centravanti olandese di origine turca Nadir Çiftçi (’92). Ovvio che Gauld si senta a suo agio nel proprio club, ed il fatto che ha rinnovato il proprio contratto fino a maggio 2016 ne è la prova. Difficile però pensare che il bambino prodigio possa rimanere in Scozia fino a quella data. Presto, se continuerà a brillare come ha fatto fin qui, le grandi torneranno a bussare e per lui si porrà il solito dilemma che affligge i giovani in rampa di lancio: meglio giocare titolare in club minore – ma con inferiore competitività e quindi meno possibilità di andare oltre i propri limiti – oppure passare in un grande club? Dove c’è si una maggiore concorrenza e più difficoltà a trovare spazio fra i titolari, ma allo stesso tempo un giovane può studiare da vicino i grandi campioni. Dubbi che non tutti i giovani calciatori possono permettersi di avere... 



@JuriGobbini

 Foto principale: fonte http://www.dundeeunitedfc.co.uk

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