sabato 2 novembre 2013

Jorge Pereya Diaz: 1990-Argentina



foto Lanus official site

Nome: Jorge
 
Cognome: Pereyra Diaz
 
Data di nascita: 5 Agosto 1990
 
Luogo di nascita: La Rioja (Argentina)
 
Squadra: Lanus


In Italia non si mangia solo la pizza, la Spagna non è solo la terra del flamenco e in Brasile non tutti giocano a calcio. Sembra strano, eppure è così. E, sempre restando nell'ambito calcistico, in Argentina ci sono altre squadre oltre a Boca Juniors e River Plate. Alcune, però, sono effettivamente sconosciute. Tra esse c'è il Ferro Carril Oeste, club nato per iniziativa di una manciata di impiegati della ferrovia di Buenos Aires più di un secolo fa. Nella sua storia il club in maglia verde-bianca ha vinto 2 campionati, ma ormai è passata circa un'era geologica, ed è famoso per detenere il record del maggior numero di minuti giocati senza segnare uno straccio di gol. Dal non certo florido vivaio del club è pero cresciuto un ragazzetto di nome Jorge Pereyra Diaz, seconda punta classe 1990 ora in forza al Lanus, squadra al momento a metà della classifica argentina. Il ragazzo nasce a La Rioja, città capitale dell'omonima provincia a più di 1000 km da Buenos Aires. Il suo percorso calcistico lo porta proprio nella capitale, non per vestire la blasonata maglia di River o Boca ma, appunto, quella del Ferro, che ha sede a Caballito, barrio, cioè quartiere, di Buenos Aires. L'esordio da professionista Diaz lo fa quindi nella seconda serie argentina, tra campi che sembrano più adatti a far crescere le patate che a tirare due calci al pallone. Il talento del giovane si vede però anche lì, tanto che parecchie squadre europee finiscono per interessarsi a lui, tra cui il Chievo Verona. All'inizio del 2013 l'attaccante decide di accettare l'offerta del Lanus, che ne acquista la metà del cartellino per circa 400.000 $. Quello che tra un po' sarà il prezzo delle patate.

L'esordio con la casacca granata è datato 13 aprile 2013 nella gara contro l'All Boys, quando Diaz entra negli ultimi minuti ma non lascia traccia del suo passaggio. A dire il vero la sua presenza nella squadra di Guillermo Barros Schelotto passa inosservata fino alla settimana scorsa, quando il n.14 gioca una grande partita e segna una bellissima doppietta contro il San Lorenzo, sconfitto per 3-2. Prima un perfetto tiro ad incrociare su assist del Tanque Silva, poi una conclusione imparabile da distanza ravvicinata su assist dello scatenato subentrato Melano. L'equilibrio che Schelotto non era riuscito a raggiungere nelle giornate precedenti sembra ora averlo trovato grazie anche a questa versatile punta.

Jorge Pereyra Diaz non è un fenomeno, non è uno dei tanti potenziali crack che regolarmente compaiono dal sud America. Però è uno di quei calciatori che ogni allenatore vorrebbe avere. Perché? Perché è dannatamente utile. Sia che giochi 90 minuti oppure 2 non fa differenza, lui corre come un disperato, prende quantità industriali di falli e, ogni tanto, fa anche il gol decisivo. Davanti a lui al Lanus c'è una concorrenza sfrenata: Santiago Silva, l'altro ex Boca Christian Chavez e il gigante Ismael Blanco, ex bomber dell' AEK Atene. Finora Schelotto ha centellinato le presenze di Diaz, ma sette giorni fa l'idea di schierarlo dietro ad una punta centrale (Silva in quel caso) è stata davvero ottima. Il classe 1990 in questo modo può esprimersi liberamente, arretrando alla ricerca della sfera anche nella propria metà campo e sfruttando il suo dribbling per creare superiorità. La velocità inoltre non gli manca, e per eventuali dubbi sul senso del gol chiedere a Torrico, portiere del San Lorenzo, che domenica da lui ne ha presi due.
 
 
 
 

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