mercoledì 13 novembre 2013

INTERVISTA : Caputo Pasquale (Real Casarea): "ci sono troppe pressioni e poco divertimento nel calcio giovanile "

Intervista ad uno dei piu’ giovani futuri Direttori Sportivi Professionistici d’Italia

Partiamo dall’esperienza di Coverciano; che sensazione ha provato nel momento in cui è stato ammesso al corso per l’abilitazione a Direttore Sportivo Tecnico?

Un emozione indescrivibile perché insperata; quella sera mi contatto’ un allenatore congratulandosi per l’ammissione senza che io sapessi nulla, poco dopo ebbi la mail dell’ammissione è non ti nascondo che una lacrima cadde, una notte interminabile perché mi contattarono centinai di persone.


Per un giovane trovarsi con personaggi come Cordoba, Budan,Birindelli i vari Sacchi,Prade’, Bigon , Ulivieri e molti altri , soprattutto Coverciano storia del calcio italiano, che emozione si prova?

Bellissima, vivere quotidianamente questi personaggi non puoi altro che apprendere ed imparare tante cose, ho trovato VERI campioni con umiltà incredibile, in un mondo dove c’è tanta presunzione. Persone disponibilissime ,solari, incuriosite anche loro della mia presenza vista la giovane età, è nato un bellissimo rapporto sin dall’inizio.Coverciano è il massimo per chi è appassionato di calcio, appena entri respiri un aria, un atmosfera diversa, in ogni angolo è racchiusa la storia del nostro calcio, la storia di grandi campioni, mi ritengo veramente fortunato.


Manca poco per la definitiva consacrazione a Direttore Sportivo, un ruolo di responsabilità , si sente pronto per il grande salto?

Partiamo dal presupposto che ho ancora un esame da superare il prossimo mese, quindi è ancora prematuro di parlare di certi argomenti.Naturalmente per ricoprire un ruolo del genere, bisogna avere tanta personalità, carisma,oltre alle dovute conoscenze ed esperienze nel settore, ma soprattutto tanta passione e determinazione, oltre che ad un pizzico di fortuna che non guasta mai.Passione, determinazione e stimoli ne ho tanta , sono ancora giovane c’è tanta gavetta da fare però sono pronto a tutto altrimenti non mi cimentavo in questo settore.


Calcio giovanile, mondo che la riguarda da vicino, in un recente articolo pubblicato su un noto quotidiano parla che in Italia ci sono piu’ scuole calcio che scuole elementari, ormai il calcio giovanile è diventato un vero business?

Ho letto quell’articolo è sono rimasto veramente stupito, numeri impressionanti, ormai il calcio giovanile non è piu’ uno sport è divertimento come dovrebbe essere, ma è diventato un investimento da parte dei genitori. Troppi genitori proiettano sui loro figli le proprie frustrazioni e aspettative , caricando i propri figli di ansia e di pressioni togliendo loro il gusto del divertimento. Investono nelle scuole calcio per ambizione di vedere il proprio figlio nel calcio che conta, ambizione di vederlo con la maglia azzurra, tutti credono di avere un campione in casa. Bisogna far capire loro che nella vita c’è altro: studio, lavoro, essere cittadini
migliori. Molti hanno capito di questa situazione aprendo scuole calcio come vero grande investimento approfittando di questi genitori “malati”; oggi sono pochi veri centri di formazioni, la maggior parte delle scuole calcio è formata da persone non qualificate, persone che sono i primi ad illudere bambini e genitori, che non pensano alla formazione del ragazzo, ad insegnare loro i veri valori, senza togliere le tante persone che girano intorno a queste scuole calcio, oggi sono tutti agenti fifa,talent scout, procuratori, bambini di 8 anni che hanno gia il procuratore, se non si prendono seri provvedimenti la situazione andrà a peggiorare sempre di piu’.


Genitori che credono di avere un figlio fenomeno, quanti ne arrivano realmente nel calcio che conta?

Basandosi sulle statistiche , uno su cinque mila. Annualmente migliaia di ragazzi si iscrivono alle scuole calcio, dopo tre anni solo la metà di questi continuano a frequentarlo, il problema ricade sempre sui genitori, perché i bambini giocano per arrivare, sono sempre meno quelli che lo fanno per divertirsi e socializzare. Vedo genitori sempre presenti agli allenamenti e gare dei figli, pronti a polemizzare su ogni situazione o a richiamare il proprio figlio se commette un errore, lasciateli liberi di sbagliare , lasciateli liberi di sorridere , non togliete loro il gusto del divertimento, accettate i vostri per le loro capacità e per i loro tempi, fenomeni non esistono. Un argomento che richiede ore, stendiamo un velo pietoso.


Concludiamo augurandole un grosso in bocca al lupo per l’esame ed il proseguo,con un ultima domanda, le sue ambizioni per il futuro?

Crepi!!Non ho mai guardato al futuro, vivo la vita giorno dopo giorno con tanto entusiasmo e voglia di migliorare. Sappiamo che il mondo del calcio è un mondo bello ma crudele e spietato, devi essere pronto a tutto, senza perdere mai quella passione e determinazione.Amo il mio mestiere, oggi sono un tesserato di una società che negli ultimi anni è cresciuta molto diventando uno dei centri di formazione per giovani calciatori piu’ importanti del meridione, sono orgoglioso ed onorato di far parte di questa famiglia ed aver contribuito a questa crescita.La vita è bella perché ci sorprende all’improvviso, ad oggi preferisco vivere il mio presente , al futuro ci sarà tempo.

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