domenica 10 novembre 2013

BORN TO DREAM - Vent'anni e non sentirli


Foto tratta da violachannel.tv
Nome: Marko
Cognome: Bakic
Nato il: 01/11/1993
Nato a: Budva
Posizione: trequartista/regista

I giovani sono fogli bianchi, libri ancora da leggere, film da girare, note musicali in cerca di compositore. La speranza dei nostri domani che prende forma day by day, la creatività di chi non si accontenta, la spensieratezza di chi scrive senza il bisogno di essere letto. Un po' eccezione, un po' incomprensione. Molto istinto, poca ordinarietà. Non per forza negatività, semplicemente diversità. Modus vivendi che cerca affermazione, supporto, conforto. Divorando il tempo, le emozioni, i sogni e amplificando sventure e traguardi mancati. In equilibrio instabile, perenne rivoluzione. Frammenti che restano in una foto postata sul social network di turno, momenti tratteggiati dalle frasi di una canzone che passa alla radio. Ognuno però reagisce a modo suo quando va in collisione con il mondo degli adulti, finendo per "adattarsi" ad esso o fregandosene. Spesso, o per meglio dire, sempre, si dà risalto alla ribellione dei secondi, che ricalcano la figura del giovane Holden e fanno più audience. Entrano di diritto nell'agenda setting dei media, facendo ombra a chi di luce ne avrebbe più diritto. Nella quotidianità come nel calcio. Palcoscenico dalle luci accecanti, sempre in cerca di nuovi protagonisti. Pradè ne ha dovuti fare di chilometri per trovare un possibile front-man per niente ribelle, per essere più precisi, quelli che separano Firenze da Budva. Casa dei gialloazzurri del Mogren, culla del precoce talento di Bakic. Dai 15 ai 17 anni nelle giovanili della squadra sopra citata, per poi collezionare 37 presenze e 5 reti con la prima squadra. Vince campionato e premio come giovane promessa montenegrina dell'anno, per poi planare su Torino, sponda granata. Tanta la curiosità intorno al suo nome, inversamente proporzionale alla fiducia di Ventura nei suo confronti. Niente paura, però. Perchè il 20 giugno 2013 la Fiorentina riscatta interamente il suo cartellino e offre a mister Montella un'ulteriore alternativa in mediana. Prende il numero 8, scelta non proprio banale la sua. Quelli che bazzicano il Franchi se ne ricordano eccome di meraviglie del vecchio proprietario di quel numero. Aspettato, ammirato e poi salutato nell'ultima campagna trasferimenti. Parliamo di Stevan Jovetic, amico e punto di riferimento calcistico per il giovane Marko, che nasce trequartista ma studia da novello playmaker. Alter ego di Pizarro in Europa League, costruttore di gioco, ottimo nelle aperture morbide, non ha paura di andare in contrasto. Ha un tocco pulito, vede la giocata, chiede con insistenza la palla e non si nasconde sul rettangolo verde. Bravo e preciso nel cambio gioco a cercare l'uomo di fascia, ha senso geometrico e struttura fisica, gioca con naturalezza e portamento stiloso. Ha nelle corde l'inserimento senza palla, è essenziale palla al piede e dotato di tiro, un mix di cattiveria calcistica e personalità. Non è sempre facile essere giovani a vent'anni.


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