lunedì 14 ottobre 2013

BORN TO DREAM - Diego do Brasil


Foto tratta da sassuolocalcio.it
Nome: Diego
Cognome: Farias Da Silva
Nato il: 10/05/1990
Nato a: Sorocaba
Posizione: attaccante esterno/trequartista


Letteralmente la scelta è quel libero atto di volontà, per cui, tra due o più alternative si dichiara di preferirne una; praticamente è spostare le nuvole con le mani, per scegliersi il cielo più bello. Azzurro, luminoso, eternamente bello. Bello come quel momento in cui la vita è in linea con le aspettative, luminoso come quella luce che ci illumina il cammino, azzurro come i pastelli a cera con cui disegnare sul foglio bianco del nostro domani. Quel domani che ci corre incontro, per abbracciarci forte, per essere scelto, per diventare il nostro oggi. Oggi che diventa ieri, storia di chi ha scelto, cronaca di chi ha rischiato, crogiolo di paure e coraggio, tentativi e trionfi. "Mi sono sempre detto: o faccio il calciatore o faccio il calciatore". Parole che fanno rima con chi ce l'ha fatta, ha scritto il suo nome sul grande libro del calcio. Che esista o meno non ne siamo sicuri, ma lavoriamo di fantasia. Quella che a Diego certamente non manca, per di più se ti chiami come l'idolo di Napoli e sul passaporto c'è scritto Brasile. Culla del talento, fotografia dell'allegria, emblema della speranza. Chissà quante volte, nei lunghi tratti in bici per arrivare al campo, ci avrà pensato il ragazzo di Sorocaba, il cui sogno è sempre stato quello di vestire la maglia del Santos. Niente Real Madrid o Premier League, il Santos. Magari col 70 sulle spalle, come il suo idolo Robinho. Il sogno italiano inizia nel 2005, quando il Chievo Verona va a Rio e lo sceglie. Ci crede, e dopo quattro anni di apprendistato nelle giovanili, saluta i gialloblu per vestire un'altra maglia, dello stesso colore, ma che sul petto porta il nome dell'Hellas Verona. L'anno in Prima Divisione si conclude con 26 presenze, 3 reti e 781 minuti nelle gambe. Poi prende la strada di Foggia: Farias - Sau - Insigne, roba da Serie A. La Nocerina gli offre la B e lui ripaga con 5 reti e una regular season da applausi; in tanti però scopriranno il suo nome solo quando si vestirà di biancoscudato, a Padova ce l'hanno ancora negli occhi lo show del baby attaccante sudamericano. Due mesi fa, poi, il Sassuolo lo sceglie per completare la sua batteria di attaccanti. Calciatore dalla gran padronanza della sfera, fisico minuto, sguscia via che è un piacere. Rapido, artista del pallone, ha dribbling nello stretto e servizi illuminanti per il compagno. Frequenti le azioni individuali palla al piede, in velocità e fronte alla porta; è agile, anarchico e guadagna molte punizioni. Regala strappi improvvisi ma spesso incappa in errori banali nel controllo o nel servizio, deve porre un freno alla sua frenesia. Sartre diceva che ciò che non è assolutamente possibile è non scegliere. Diego foi escolhido, Diego ha scelto.

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