sabato 19 ottobre 2013

Roberto Firmino: 1991 - BRASILE

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NOME: Roberto
COGNOME: Firmino
ALTEZZA: 1,81
PESO: 76 kg
LUOGO DI NASCITA: Maceio
RUOLO: Trequartista


Molti giocatori vengono ricordati negli annali del calcio per la loro capacità di fare la differenza nei momenti di difficoltà, spronando la propria squadra a raggiungere un obiettivo che sembrava ai limiti dell'impossibile; con le dovute proporzioni una storia simile ha come protagonista il profilo di cui parleremo oggi, Roberto Firmino, uno degli artefici della clamorosa salvezza dell'Hoffenheim nella scorsa stagione.

 

LA  CARRIERA: Firmino nasce il 2 Ottobre del 1991 a Maceiò, cittadina del nord est del Brasile che conta circa 900.000 abitanti e che ha dato i natali ad altri volti conosciuti del calcio internazionale come Mario Zagallo e Pepe; il giovane trequartista comincia la sua avventura da calciatore in una squadra della sua città, il Club de Regatas (che milita attualmente in Serie C brasiliana), che riesce però a trattenerlo soltanto fino al 2005 quando lo acquista la Tombense, che poi lo girerà quasi immediatamente in prestito alla Figueirense: è qui che sboccia il talento di Firmino, che per pochi mesi viene inserito nella squadra U19 della città di Florianopolis, ma nel 2009, grazie alle sue ottime prestazioni, compie il salto fra i professionisti venendo aggregato alla squadra maggiore che milita nel campionato di Serie B; con la Figueirense debutta 22 giorni dopo il suo diciottesimo compleanno e colleziona complessivamente 38 presenze e 8 gol, raccogliendo il consenso dei tifosi grazie alle sue giocate spettacolari e alla sua abilità nel saltare l'uomo.
Dopo l'exploit del 2010, l'Hoffenheim, club molto ambizioso che veniva da due ottime stagioni in Bundes dopo la doppia scalata dalla Serie C,  decide di portarlo in Germania sborsando 3,5 milioni alla Tombense, società detentrice del cartellino; il brasiliano arriva alla Rhein Nekhar Arena insieme ad altri ottimi innesti di una campagna acquisti dispendiosa che fa sbarcare a Sinsheim talenti del calibro di Babel, Alaba, Sigurdsson,Mlapa e Rudy per una spesa complessiva di 22 milioni, quasi interamente compensata dalle dolorose cessioni di Carlos Eduardo e Luiz Gustavo (quest'ultimo a gennaio). 

L'ambientamento in Germania per i calciatori tecnici come Firmino, molto fantasioso e spesso indisciplinato tatticamente, risulta essere abbastanza complesso tanto che, dopo il suo arrivo a Gennaio 2011, vede poco il campo nei primi mesi, mettendo a referto soltanto 11 presenze nelle ultime uscite stagionali (di cui 6 da subentrante), ma raccogliendo comunque tre reti, fra cui la prima in Bundes (siglata il 16 Aprile 2011) risulta essere decisiva per la vittoria con l'Eintracht Francoforte.
La stagione successiva la musica cambia e il ragazzo viene maggiormente considerato dal nuovo mister, Holger Stanislawski, con cui fra alti e bassi (venne infatti messo fuori squadra insieme al suo compagno Obasi per essere arrivato tardi all'allenamento) riesce a dare il meglio di sè giocando nel suo ruolo prediletto di trequartista centrale (a referto 5 gol e 1 assist), e da colui che lo sostituirà in panchina, Markus Babbel, che lo inserisce costantemente nell'undici titolare ma con cui concluderà la stagione in anticipo a causa di un infortunio ai legamenti della caviglia durante la trasferta di Friburgo.
Il 2012-2013 coincide con l'annata di maggiore sofferenza per i supporters dell'Hoffenheim dalla promozione in Bundes, si avvicendano quattro allenatori in panchina (Babbel, Kramer, Kurz e Gisdol), ma arriva anche la definitiva esplosione del talento di Maceiò, che non aveva ancora pienamento convinto l'ambiente della Ruhr. Nonostante aver saltato parte della preparazione a causa dei postumi dell'infortunio alla caviglia, Firmino riesce ad essere finalmente decisivo, si adatta a giocare anche sulla fascia vista la contemporanea presenza in mezzo al campo di altri due giocatori come Vukcevic e Usami capaci di ricoprire il ruolo di trequartista centrale, e risulta essere comunque quasi sempre uno dei migliori in campo nonostante la serie di sconfitte consecutive che stronca l'Hoffenheim nei mesi di Novembre e Dicembre; da Marzo in poi con l'avvento in panchina di Kurz e Gisdol, che con 15 punti in 11 gare riescono ad agguantare l'insperato terzultimo posto che garantisce lo spareggio con la terza classificata di Zweite Bundesliga, il trequartista brasiliano comincia a vestire i panni del trascinatore raggiungendo l'apice in occasione dello spareggio per non retrocedere: è il 23 Maggio 2013, partita d'andata in casa contro il Kaiserslautern in cui Firmino, schierato insolitamente da punta centrale, sigla una doppietta decisiva oltre a regalare a Schipplock l'assist del 3-1 finale, dimostrando di sentirsi a suo agio anche in una posizione diversa da quella occupata solitamente e mettendo un mattone importante sulla salvezza che sarà conseguita la settimana successiva dopo il pareggio per 1-1 al Fritz-Walter Stadion.
Vista la crescita personale intravista nell'ultima stagione, ad inizio anno gli è stata affidata la maglia numero 10, già indossata negli anni di militanza nella Figuerense, che Firmino sta dimostrando di meritare a suon di prestazioni da assoluto leader; Gisdol ha optato per la conferma del 4-2-3-1 con il trequartista brasiliano affiancato sulla trequarti da Volland e il nuovo acquisto Elyonoussi, a sostenere un nuovo interprete offensivo come il francese Modeste, con cui da subito ha dimostrato di avere un'ottima intesa che ha fruttato undici gol nelle prime 8 giornate: emblematica la partita di Amburgo in cui Firmino si è guadagnando il titolo di migliore in campo, sbloccando le marcature con un preciso colpo di testa, regalando tre assist (due per Modeste, uno per Volland), e chiudendo il match con un diagonale dal versante destro dell'area per il 5-1 finale.

CARATTERISTICHE, Firmino è il classico trequartista brasiliano molto valido tecnicamente capace di partorire una giocata in qualunque momento del match; destro naturale, è dotato di una sensibilità eccezionale, che gli permette di mettere spesso i compagni a tu per tu con il portiere, oltre che di invidiabili tempi di inserimento che lo portano a segnare non soltanto con i piedi ma anche con la testa (nonostante non sia proprio un gigante, 181 cm); circostanza curiosa è infatti che lui, a differenza di alcuni suoi colleghi che interpretano lo stesso ruolo, non batte quasi mai i calci piazzati che restano di competenza di Salihovic, ma va a saltare insieme agli altri compagni, rendendo cosi' la compagine di Gisdol una delle più temibili per quanto riguarda l'abilità nel gioco aereo.
In Brasile riusciva a svariare in maniera meno restrittiva e a provare numerose giocate complesse per saltare l'avversario o tentare il gol spettacolare, in Germania si è invece dovuto adattare, cominciando a dare maggiore importanza anche alla fase difensiva e di non possesso in uno schema prettamente offensivo come quello adottato da Gisdol e sopportando il pressing maggiore da parte degli avversari; deve sicuramente affinare alcuni tratti del suo stile del gioco, che spesso lo portano a cercare la giocata e a perdere palla in posizione di campo pericolose, e del suo carattere, vista l'impulsività che spesso gli causa qualche cartellino di troppo (9 nel 2012-2013).

COLLOCAZIONE TATTICA: Trequartista del 4-2-3-1, si sta trovando alla perfezione quest'anno con i suoi compagni di trequarti Volland ed Elyonoussi, oltre che con il bomber Modeste; uno schema che si è visto spesso nel corso di queste prime uscite stagionali vede Firmino abbassarsi o ricevere palla sul cerchio di centrocampo e lanciare i tagli di uno dei due esterni; ha giocato con l'Hoffenheim anche come trequartista esterno e punta centrale atipica, ma la collocazione più adatta rimane quella nella zona centrale dove può inventare il passaggio vincente e rendersi pericoloso con conclusioni dalla distanza o inserendosi alle spalle degli avversari.

CURIOSITA': Un po' tutti i ragazzi brasiliani che lasciano minorenni o neo maggiorenni il proprio paese rimangono molto attaccati alla famiglia, situazione sofferta anche da Firmino e testimoniata da uno dei suoi molteplici tatuaggi che recita in tedesco " la famiglia sopra ogni cosa "; il trequartista brasiliano è stato raggiunto dai genitori in Germania e attualmente abitano tutti insieme nella casa dell'ex compagno di squadra Luis Gustavo.
Social addicted, possiede profili ufficiali sia su Facebook che su Twitter, come tutti i calciatori brasiliani ambiziosi culla un sogno nel cassetto, la convocazione nella nazionale carioca, abbastanza improbabile per il Mondiale a cui assisteremo nella prossima estate per questioni di consolidamento della rosa da parte di Scolari, ma quasi scontata per il futuro se continuerà ad esprimersi a questi livelli.

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