domenica 6 ottobre 2013

BORN TO DREAM - SUPER StrootMAN

Foto tratta da asroma.it

Nome: Kevin
Cognome: Strootman
Nato il: 13/02/1990
Nato a: Ridderkerk
Posizione: mediano

Da piccoli tutti adorano i supereroi, manifesto del tutto è possibile. Costumi sgargianti, fisici atletici, personalità grosse, a volte ingombranti, risolutivi e incisivi. Portatori sani di coraggio, icone eroiche a cui appigliarsi, identità segrete che portano con sé quell'innato fascino misterioso. Figura che, pur essendo nata nel lontano 1938, rappresenta sempre un must per gli appassionati di cinema e fumetti. C'è chi diventa verde, chi passa le proprie giornate sui grattacieli metropolitani e chi su un prato verde ha incantato il mondo. Ci scuserà Clark Kent, ma la sua capacità di incendiare qualunque cosa osservasse è nulla di fronte alla straordinaria capacità d'interdizione del nuovo idolo della Sud. Kevin Strootman, il tulipano più aggressivo che c'è. Si approccia al calcio con la maglia del VV Rijsoord, lo Sparta Rotterdam ne intravede le potenzialità e se lo terrà ben stretto per quattro stagioni. Nel 2011 il passaggio all'Utrecht, giusto il tempo di collezionare 16 presenze e 2 marcature, perché sei mesi dopo arriva il Psv Eindhoven: il pacchetto Strootman - Mertens costerà 13 milioni al club del Philips Stadion. Il 9 febbraio 2011 arriva la prima volta in maglia Oranje, quella dei grandi, dopo aver vestito le maglie dell'Olanda under 18, 19 e 21; un anno dopo è già capitano, per volere di Louis van Gaal, non proprio l'ultimo arrivato, direi. Il biennio 2011 - 2012 si conclude così come si era aperto, con grandi attestati di stima e il profumo della vittoria, a inebriare una carriera degna del premio di miglior attore protagonista: Coppa d'Olanda e Supercoppa d'Olanda. Senza dimenticare il bronzo agli Europei di calcio under 21. Solo cose belle per questo ventitreenne che ha bruciato le tappe, ha saputo imporsi e proporsi, ha vinto la sua battaglia personale contro un calcio poco young, ha trovato il Psv, vera e propria accademia per delle stelle che aspettano solo di splendere nel cielo d'Europa. Naturale conseguenza la rincorsa al suo cartellino, top club coinvolti in un tour de France calcistico pur di portarsi a casa Kevin il Duro. E la Roma, vestita di giallo - rosso, non poteva non dominare la classifica generale. Un dominio che fa rima con 20 milioni, spicciolo più, spicciolo meno. Uno degli acquisti più costosi dell'ultima campagna trasferimenti, la gente di Roma se lo va a prendere direttamente allo stadio, i media ne parlano ma non troppo, lo sfiorano per poi inchinarsi al giudizio del campo, allora lo incoronano nono Re di Roma, perché l'ottavo è Totti. Struttura fisica importante, pedigree internazionale, personalità che in campo si fa sentire. Gioca con entrambi i piedi, guadagna un tempo di gioco scaricando spesso la palla di prima, è deciso nei contrasti ma ha un passo lento. Non ruba l'occhio ma è fondamentale per l'economia di una squadra: in fase di recupero palla e in fase di proposizione offensiva. Aggredisce lo spazio con i tempi giusti, gestisce in maniera oculata il possesso e ha un lancio lungo mica da ridere. La kryptonite glie fa er solletico.

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